Il Ghana è un arcobaleno di colori. Pensi di dover vivere e affrontare una città e la
sua popolazione con sospetto ed ecco che capita quello che meno ti aspetti. Si passa dal caos, dalle mille contraddizioni ad una gioia e a un senso di appartenenza alla comunità che non può che fare arrossire noi occidentali che pensiamo di essere i migliori e primeggiare su tutto. Invece non è così. Anzi. L’ennesima ‘lezione di vita’ dei ghanesi ci viene offerta con ‘La Domenica’, la quarta puntata, dell’affascinante ‘Ghana, un'esperienza di vita, un'esperienza d'Impresa’ raccontato da Pino Ardissone.
La Domenica.
Risvegliarsi la Domenica mattina in Ghana, ti regala una strana sensazione di inquietudine e stupore. Dove è finita quella marea variopinta, brulicante e laboriosa di uomini, donne, bambini e veicoli che fino a ieri ti impegnavano la vista fino all'orizzonte? Quasi come se nel corso della notte, inconsapevolmente, fossi stato centrifugato in una macchina del tempo. Lo scenario é totalmente differente: strade deserte e soltanto poche sagome in cammino, fasciate nei tipici abiti che ti lasciano inequivocabilmente intendere lo spirito e l'appartenenza musulmana. E tutti gli altri, dove sono finiti? La risposta é data dalle melodie gospel che si fondono e si rincorrono, angolo dopo angolo, un’emittente che diffonde canti corali nell'etere dell'intera città. E' impossibile vivere questa sensazione con indifferenza, impossibile frenare i movimenti ed i sussulti del tuo corpo, sei preda dei ritmi che ti giungono da ogni dove: mai visto,sentito e provato nulla di simile. (E’ possibile vedere il video al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=pDlmn9YIYgg&feature=plcp) Non vi é essere umano, in Ghana, che in possesso di capacità di deambulazione non varchi la Domenica la soglia di un ‘temple’; la colonizzazione europea, nel corso degli ultimi tre secoli, ha portato ad oggi più della metà della popolazione ghanese verso il ‘cristianesimo’. Ma ciò che determina la curiosità di questo aspetto, è che molti di essi mantengono ancora viva la tradizionale religione ‘animista’, detengono l'assoluta capacità o tendenza di conciliare elementi religiosi eterogenei, appartenenti a due o più culture o dottrine diverse. Nel tuo vivere quotidiano, è intensamente palpabile la profonda presenza della religione ad ogni livello della vita sociale; non vi è insegna di negozio, o veicolo pubblico o privato, che non esponga frasi e motti cristiani. Ma è altrettanto chiaramente leggibile la sottile linea di confine tra la superstizione e la sacralità, molto labile, che si confonde tanto nella vita quotidiana quanto nelle forme espressive della cultura, come la danza e le arti figurative. Seppure il Ghana sia proiettato verso il futuro, in esso passato e presente convivono e si mescolano nella quotidianità: il proliferare dei cantieri di costruzione, lo smodato uso dei più avanzati apparati di comunicazione, fanno da contraltare a molti elementi culturali della tradizione locale che sono sopravvissuti. Un balzo verso il futuro globalizzante, non rinnegando l’uso di bambole feticcio con poteri magici, usate per invocare divinità soprannaturali o propiziare la nascita di figli sani. Ma il fascino e la capacità di amare il prossimo, bianco, giallo o nero che sia, rendono questo Paese e la sua gente un sicuro rifugio. Quanto imparato e visto in questi giorni mi fanno sentire pronto a mettermi in gioco, e allora aspetto l'alba di domani. Da allora darò inizio alla mia attività, il sentimentale osservatore, ancorché affascinato, lascerà spazio al freddo calcolo ed alla fredda strategia dell'ingegnere e dell'imprenditore.
(…. continua)
Pino Ardissone