Conferito oggi a un pool di esperti l’incarico per l’esame autoptico, gli accertamenti genetici e morfologici di vario tipo, richiesti dalla procura di Patti che coordina l’inchiesta sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele. Tra i compiti l’esame dei poveri resti ossei del bimbo, trovati tra la fitta vegetazione della collina di Caronia. E nuovo sopralluogo nelle aree in cui sono stati trovati i corpi: quello di Viviana ai piedi un traliccio l’8 agosto, cinque giorni la sparizione, nonostante i droni dei vigili del fuoco avessero catturato l’immagine del cadavere gia’ la mattina del 4; e i resti di Gioele il 19 agosto. Se quelle immagini fossero state viste, e’ l’accusa della famiglia, Gioele forse sarebbe stato trovato in tempo. Nel team di in particolare, in particolare, Daniela Sapienza, professore associato di Medicina Legale presso l’universita’ di Messina, medico legale; Elvira Ventura Spagnolo, medico legale; Stefano Vanin, professore associato di zoologia presso l’universita’ di Genova, entomologo; Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri”, zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi.
E, ancora, Rita Lorenzini, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri” – Laboratorio di Diagnostica Molecolare Forense, zoologa e genetista esperta in materia di fauna selvatica e non; Roberta Somma, presso l’universita’ di Messina, geologa forense, esperta nell’analisi di terreni e resti umani in essi conservati. “Gli accertamenti investigativi – avverte il procuratore Angelo Cavallo – si presentano, dunque, tuttora molto articolati e proseguono in ogni direzione, senza tralasciare, come gia’ detto, alcuna ipotesi”. Ieri si e’ gia’ proceduto a conferire un incarico di consulenza tecnica a Massimo Picozzi, docente di psichiatria presso le Universita’ di Parma e Bocconi di Milano, al fine di acquisire informazioni precise sullo stato di salute mentale e psicologico di Viviana Parisi, alla luce della documentazione medica acquisita, compresa la certificazione dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto che attestava forme di paranoia e crisi mistiche.