E’ la tipica serata di Ottobre a Roma. Calda e suadente. Lo storico Teatro Umberto ci accoglie con la sua maestosità. Tanta gente in fila per assistere all’ opera “Doctor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza”. Rivisitazione del Famoso Dottor Faust. Il racconto popolare tedesco che è stato usato come base per numerose opere di fantasia. Giampiero Ingrassia (Tornato in scena dopo l’infortunio della scorsa settimana) , è il protagonista di questa nuova e particolare versione musicale e brillante del celebre mito. Diretta da Stefano Reali e prodotta da Nicola Canonico . Con lui in scena Emy Bergamo e Mimmo Ruggiero. Il parterre è un ritrovo di amici e di grandi professionisti. Gianluca Guidi su tutti.
Giampiero Ingrassia si cimenta nella sfida di interpretare sia Faust sia Mefistofele. Riesce a caratterizzare i due personaggi con bravura e disinvoltura. Il passaggio da l’uno all’altro sono impercettibili per lo spettatore. Conferma delle indubbie capacità sceniche.
Questa riscrittura dell’opera di Cristopher Marlowe è audace. Il testo alterna il tragico al comico. Passando per il brillante e la farsa. Distopico nel secondo atto. L’uso dei dialetti nostrani coinvolge il pubblico creando empatia. Lo spettacolo è musicale a tratti brillante. In questa rivisitazione, Faust non intende l’eterna giovinezza come vita lunga. Bensi come piena; vissuta. E solo la malvagità, i vizi e le perdizioni, gli permettono di vivere a pieno la vita. Il limite dei 24 anni concessi da Mefistofele, prima di prendersi la sua anima, spingono il nostro Faust a massimizzare questo tempo. Tentando di compiere l’azione che secondo lui ha più valore in assoluto, e che è il vero senso della vita eterna. Convertire il bene in male. Portare la fanciulla di cui è invaghito, Margherita dalla purezza alla lussuria. L’ alchimista attraverserà i tempi; il passato il presente ed il futuro. Tentando questa impresa. Usando tutte le armi in suo possesso. Menzogna e seduzione, inganno e sarcasmo. Ma la ragazza, pura e innocente, resiste alle tentazioni del Male (Non troppo però!), Faust comprende che potrebbe nascere un amore. La paura che questo renderebbe nullo il patto con il Diavolo, spinge Faust a fuggire, e chiede a Mefistofele di tornare indietro di duemila anni, per corteggiare la donna più malvagia di tutti i tempi, Elena di Troia. Durante queste peripezie, l’alchimista farà di tutto pur di trovare l’unica cosa che davvero gli importi: L’eterna Giovinezza. Ma la vera Eterna Giovinezza sta solo nell’ Amore.
Fabio Asaro