Gianni De Feo con GRIDO D’AMORE EDITH PIAF stasera, 10 agosto, alle 21.15 al CALVI FESTIVAL (Sala del Monastero delle Orsoline, ingresso gratuito). Ideato, diretto e interpretato da Gianni De Feo, lo spettacolo riscuote successo di pubblico e critica da più di dodici anni. GRIDO D’AMORE EDITH PIAF nasce da una lunga e meticolosa ricerca artistica che ha origine dagli studi teatrali e musicali a Parigi di De Feo.
Attore di prosa dall’Accademia a Renzo Giovampietro, da Mario Scaccia a Maurizio Scaparro, Gianni De Feo ha cantato con Sylvano Bussotti e con Roberto De Simone. Con Fiorenzo Fiorentini e con Romolo Siena ha sperimentato il Varietà. Ha navigato nella sperimentazione di Mario Ricci, Gianfranco Varetto e Pippo Di Marca. Ha collaborato per anni con il Teatro dell’Orologio da protagonista. Ha danzato e cantato con Lindsay Kemp accompagnato alla fisarmonica di Richard Galliano. Ha lavorato a Beirut con un gruppo franco-libanese partecipando a Festival internazionali. Ha studiato a Granada con Carlos Miranda. Ha portato un suo monologo su Alan Turing al Maipo Kabaret di Buenos Aires e a Mendoza. Canta in tedesco, francese e spagnolo. Ha studiato mimo con Jacques Lecoq e teatro danza con Daniela Boensch.
Cantare Edith Piaf- afferma Gianni De Feo- l’inimitabile mito della canzone francese del novecento che ha segnato un’epoca con la sua prorompente personalità, può rappresentare uno dei più insidiosi rischi nel percorso creativo di un artista. Consapevole del pericolo mi sono avvicinato, da attore-cantante, con estrema cautela al personaggio senza cercarne alcuna identificazione, impossibile tra l’altro. Mi sono piuttosto limitato, per così dire, ad evocarne l’essenza emotiva, osservandone dall’esterno la gestualità, il ritmo, la fissità dello sguardo, la vibrazione vocale.
Ragione per cui, la mia personale interpretazione ‘tutta al maschile’ di quelle canzoni, note alla maggior parte del pubblico internazionale, si esprime con il doveroso distacco necessario a non compromettere quel mondo “tutto al femminile” di una cantante che ha saputo interpretare l’amore nelle sue molteplici sfaccettature con estrema passione.
Considero tuttavia che il distacco interpretativo non può annullare del tutto la fluidità dell’anima, il battito cardiaco, l’abbandono sensuale.
Gli ostacoli e le difficoltà incontrate durante lo studio e l’ascolto della voce della Piaf hanno man mano fatto maturare in me l’esigenza di raggiungere una sintesi, forse un compromesso tra forza espressiva e rarefazione evocativa, tra potenza passionale e dilatazione onirica. Tra maschile e femminile.
In questa mia ricerca interpretativa ho voluto restituire al pubblico le atmosfere di un’epoca senza tempo, con uno sguardo contemporaneo e un gusto per il passato in costante equilibrio, accompagnato dal suono della fisarmonica negli arrangiamenti di Marcello Fiorini.
L’ironia, il senso del gioco e il piacere della leggerezza sono stati ingredienti fondamentali per rendere omaggio al mito e alla sua personalità, che si espande come un’eco lontana ma ancora presente lungo le gallerie della memoria.
In ultimo, non ho voluto tradurre le canzoni perché quella lingua, la lingua francese, parla la voce di Piaf. In questo almeno, ho cercato di non tradirla.
E così…Io canto Piaf.
GRIDO D’AMORE
EDITH PIAF
Uno spettacolo musicale di Gianni De Feo
Diretto e interpretato da Gianni De Feo
Alla fisarmonica Marcello Fiorini
Costumi Roberto Rinaldi; scenografia Franco Grasso; arrangiamenti Marcello Fiorini