Giappone: coronavirus, 40 nuovi casi a bordo della nave da crociera

I test dei passeggeri a bordo della nave da crociera “Diamond Princess”, in quarantena a Yokohama, in Giappone, hanno accertato 39 nuovi casi di infezione da coronavirus, che portano il totale dei contagi a 174. E’ risultato contagiato dal virus anche un ufficiale di quarantena, che aveva misurato la temperatura corporea e raccolto questionari tra i passeggeri il 3 e 4 febbraio scorsi. A bordo della nave da crociera ci sono 2.666 passeggeri e 1.045 membri dell’equipaggio provenienti da 56 diversi paesi, e dato il dilagare del virus, il governo giapponese sta valutando se investire risorse diagnostiche preziose per estendere i test a tutte le persone a bordo.

La nave e’ stata posta in quarantena dopo che un passeggero da Hong Kong sbarcato dalla nave e’ risultato positivo al coronavirus. I passeggeri contagiati, di eta’ compresa tra 20 e 80 anni, verranno ricoverati in strutture ospedaliere specializzate a Tokyo e nelle prefetture di Saitama, Chiba, Kanagawa e Shizuoka. Secondo la stampa giapponese, le 41 persone risultate positive al coronavirus sono 21 cittadini giapponesi, otto statunitensi, cinque australiani, cinque canadesi, un argentino e un britannico. Il ministero della Salute ha precisato che al momento nessuno dei nuovi casi confermati presenta sintomi gravi.

Le autorita’ giapponesi hanno effettuato test per il coronavirus su 336 passeggeri e membri dell’equipaggio, ed hanno ottenuti i risultati relativi a 280 passeggeri; secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalla stampa giapponese, uno dei soggetti infetti versa in gravi condizioni. Ben 10 casi di infezione erano stati riscontrati tra i primi 31 esami di cui sono disponibili i risultati. La nave si trova in quarantena ormai da una settimana, e il governo si e’ attivato per garantire le cure mediche ai passeggeri affetti da malattie croniche. Il periodo di quarantena della nave doveva concludersi il 14 febbraio, ma Mike Ryan, esperto dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) ha dichiarato che i nuovi casi comporteranno una proroga delle misure di isolamento. Il governo giapponese starebbe valutando pero’ di consentire presto lo sbarco dei passeggeri piu’ anziani e dei soggetti affetti da patologie croniche, che iniziano ad esibire forti segnali di stress.

La Farnesina ha confermato che a bordo della nave da crociera ci sono anche 35 cittadini italiani: Il ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha confermato nei giorni scorsi di essere in continuo contatto con i connazionali a bordo della nave. “L’Unita di crisi della Farnesina e la nostra ambasciata d’Italia a Tokyo stanno monitorando con grande attenzione il caso. Massimo impegno per tutelare i nostri connazionali”, h ascritto su Twitter il ministro.

Nei giorni scorsi autorita’ del Giappone hanno negato l’ingresso nel paese a cinque persone, come misura precauzionale per contenere la diffusione del nuovo ceppo di coronavirus originato in Cina. Lo ha annunciato il segretario capo di Gabinetto e portavoce del governo giapponese, Yoshihide Suga. Suga ha precisato che la decisione e’ stata assunta sulla base dell’Art.5 della Legge per il controllo dell’immigrazione e il riconoscimento dei rifugiati. Il funzionario non ha precisato la nazionalita’ dei cinque soggetti. Dal primo febbraio scorso l’ingresso sul territorio giapponese e’ stato negato in linea di principio a chiunque abbia visitato la provincia cinese di Hubei, epicentro dell’infezione, nell’arco dei 14 giorni precedenti, pari al periodo di incubazione del virus.

Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha annunciato il 3 febbraio che il suo governo si coordinera’ con l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) per minimizzare l’impatto dell’epidemia causata dal nuovo coronavirus cinese sulle Olimpiadi estive di Tokyo, in programma la prossima estate. Tokyo sta tentando di contenere la propagazione dell’epidemia sul proprio territorio nazionale, ma ha gia’ dovuto confermare 25 casi di infezione, cui si aggiungono i 20 casi sinora accertati a bordo della nave da crociera in quarantena al largo di Yokohama. Il primo ministro ha dichiarato che un kit per la diagnosi rapida dell’infezione e’ in fase di sviluppo presso le istituzioni mediche del paese. “Lavoreremo a stretto contatto con l’Oms e altre istituzioni per garantire che i preparativi in vista delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi procedano senza ricadute”, ha detto Abe nel corso di un intervento parlamentare.

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