Fumio Kishida è il nuovo primo ministro del Giappone. Il leader del Partito liberal democratico prende il posto di Yoshihide Suga ottenendo la maggioranza dei voti in Parlamento. In giornata è prevista la nomina del suo governo e poi l’inaugurazione ufficiale al Palazzo presidenziale, dove terrà una conferenza stampa. Il 31 ottobre terrà le elezioni generali.
Fumio Kishida raccoglie a capo della diplomazia dal 2012 al 2017, il 29 settembre scorso ha vinto le elezioni primarie per la leadership dell’Ldp, il Partito liberaldemocratico, sostenuto dall’ala più conservatrice battendo Taro Kono, il ministro per la vaccinazione contro il coronavirus. Il nuovo primo ministro del Giappone che guiderà le elezioni generali previste il 31 ottobre ha già promesso di voler aumentare la ricchezza della classe media e di introdurre un “nuovo capitalismo”. Il 64enne Kishida, originario di Hiroshima, ha la politica e la diplomazia nel sanue: da bambino ha trascorso tre anni a New York quando suo padre è stato inviato negli Stati Uniti come alto funzionario del ministero del Commercio e qui ha frequentato una scuola pubblica nel Queens. Dopo essersi laureato alla prestigiosa Waseda University di Tokyo, Kishida ha lavorato per un breve periodo in banca prima di diventare membro della Camera dei Rappresentanti nel 1993. Come ministro degli Esteri nel governo Abe dal 2012 al 2017, ha contribuito a organizzare la storica visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama all’Hiroshima Peace Memorial Park nel 2016. Ma ha soprattutto raggiunto un accordo con la Corea del Sud in cui il Giappone ha risarcito le “donne di conforto”, termine per indicare le schiave sessuali dai soldati giapponesi durante la Seconda guerra mondiale.
Kishida ha sempre difeso la politica del Giappone di rimanere fuori dal Trattato sulla proibizione delle armi nucleari citando la necessità di fare affidamento sulla deterrenza nucleare dell’alleato americano. Dopo che Kono lo sostituì come ministro degli Esteri, Kishida è stato per un breve periodo ministro della Difesa.
“La mia abilità è ascoltare davvero le persone – aveva detto Kishida dopo che l’Lpd lo aveva scelto come leader – Sono determinato a impegnarmi con tutti per un Ldp aperto e un futuro brillante per il Giappone”. Ha promesso di spendere miliardi di dollari per contribuire alla ripresa dell’economia, propone un “nuovo capitalismo”, vuole ridurre le disparità tra ricchi e poveri. In politica estera si è distinto, ultimamente, per aver accusato la Cina di voler esportare “il suo sistema autoritario”. Vuole rafforzare la difesa e, come i predecessori, sostiene la stretta alleanza di sicurezza con gli Usa.