Giappone: per la prima volta, dopo 42 anni, privo di energia nucleare

Nuova era per il Giappone. Per la prima volta in 42 anni infatti, l’energia elettrica non verrà generata dall’atomo, a causa della grave crisi che coinvolge la centrale di Fukushima. La Hokkaido Electric Power, utility dell’isola a nord di Hokkaido quindi disattiverà l’unità n.3 della struttura di Tomari, l’ultima attiva sulle 54 disseminata nell’arcipelago, con la procedura che partirà dalle 17:00 locali (le 10:00 in Italia) per concludersi col blocco totale previsto alle 23:00.Quindi quest’anno il consueto stop dei reattori che viene svolto in Giappone ogni 13 mesi per poter effettuare i controlli ordinari, è coinciso con la crisi di Fukushima: dopo il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo 2011, la peggiore emergenza dopo Cernobyl ha rilanciato forti dubbi sulla sicurezza degli impianti che, al contrario, era in precedenza considerata una certezza. La perdita di radiazioni e le evacuazioni di massa hanno moltiplicato le paure nell’opinione pubblica sulle centrali al punto che, al netto dei reattori danneggiati (come la centrale di Fukushima Dai-ichi), tutte le unità fermate per le verifiche di routine non sono più ripartite in scia alle forti resistenze registrate tra le comunità locali. Il processo amministrativo di riavvio, dopo il via libera dell’authority sulla sicurezza nucleare, prevede che ci sia il consenso espresso dagli enti locali (comuni e prefetture) che ospitano gli impianti. Finora, da questi ultimi non è maturata alcuna approvazione neanche in quelle zone a forte vocazione come la prefettura di Fukui, il “cuore atomico” del Giappone con 14 reattori su una superficie simile a quella della città di Roma, che ne fanno l’area più nuclearizzata al mondo.

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