Giarda pone questione manovra. Lega: “Vergogna”

E’ di nuovo la Lega la protagonista delle contestazioni più forti verso Monti. Nella giornata in cui il ministro Piero Giarda ha posto la questione di fiducia sulla manovra, i deputati del Carroccio hanno intonato dei veri e propri cori: “Vergogna, vergogna”. La seduta alla Camera è stata sospesa e il presidente Fini ha espulso i deputati leghisti Gianluca Bonanno e Fabio Rainieri, che hanno alzato dei cartelli contro la manovra. “Abbiate atteggiamento consono, sono i pecorai che fischiano non i deputati”, aveva richiamato poco prima il presidente della Camera, in risposta ai fischi partiti dai banchi del Carroccio che ha messo in atto un atteggiamento ostruzionistico questa mattina contestando il processo verbale in modo da allungare ulteriormente i tempi dopo la seduta fiume di questa notte. Proteste anche da Domenico Scilipoti: “Si calmi”, lo ha richiamato Fini.

Il governo ha posto la fiducia sul testo della manovra approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Domani mattina alle 9, ha detto Fini, comincerà la seduta, ci saranno poi le dichiarazioni di voto sulla fiducia e il voto di fiducia. Si passerà quindi agli ordini del giorno, mentre nel tardo pomeriggio sono previste le dichiarazioni di voto e il voto finale sul decreto che verrà trasmesso al Senato per il via libera definitivo.

Monti: manovra necessaria per l’ Italia: Il presidente del Consiglio Mario Monti, durante la seduta che si è tenuta in aula per porre la fiducia, ha insistito sulla necessità della nuova manovra: “Non voglio spaventare troppo gli italiani, ma senza questa manovra ci sarebbero state discontinuità anella capacità dello Stato di fare fronte ai propri impegni”. “L’alternativa non è la vita senza quei sacrifici ma la vita con sacrifici molto più gravi”.

“Le resistenze che si incontrano, e per me non sono una novità, quando si vogliono dispiegare le forze delle liberalizzazioni e della concorrenza. Spesso vengono superate non al primo colpo ma con una determinazione tenace. Questo è importante per l’Italia”, dice il premier dopo l’incontro con i presidenti delle Regioni del Sud.

Si capisce che nel dl del trittico sviluppo – equità – crescita” abbia inciso “più duramente l’aspetto rigore rispetto a equità e crescita. Ma vorrei osservare che ci sono vari provvedimenti che vanno nella direzione della crescita ad esempio in materia di cuneo fiscale tra lavoratori e imprese”. Afferma il presidente del Consiglio. “Il provvedimento di oggi non fa parte del dl ma fa parte di questa fase della vita del nostro governo: è indirizzato alla crescita ed alla equità”.

E riguardo alle contestazioni della Lega, il premier afferma: “Ci sono cose che non devono farmi alcun effetto altrimenti non sarei in grado di adempiere alla temporanea funzione che mi è stata attribuita … Mi sono trovato nella parte centrale alta dell’emiciclo del Senato a vedere – ha detto Monti durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi – conterranei abbastanza vivacemente all’opera. Inviterò i miei ministri e sottosegretari a essere freddi e non empatici come sono io. Non spetta a un membro del Governo – ha concluso – esprimere un giudizio sui comportamenti del Parlamento”.

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