In una Roma silenziosissima, è passato dal Campidoglio il corteo funebre in onore di Gigi Proietti, il grande mattatore scomparso lunedì a 80 anni. Ricoperto di rose rosse, il feretro è stato accolto in piazza del Campidoglio da tutte le forze di polizia della città e da Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina in rappresentanza della sindaca Virginia Raggi, che ha comunicato di essere positiva al Covid.
Un lungo, lunghissimo, commosso applauso di 5 minuti ha invece salutato l’ultima entrata in scena di Proietti al “suo” Globe Theatre, il teatro elisabettiano che ha creato e guidato per 17 anni nel cuore di Villa Borghese e che ora porterà il suo nome. Ad accoglierlo, nella seconda tappa del corteo attraverso Roma, trasmesso in diretta anche su Rai1, tante maestranze, cittadini, amici e colleghi, dai suoi “allievi” Flavio Insinna ed Enrico Brignano, Massimo Wertmuller, Paola Tiziani Cruciani, Marisa Laurito, Walter Veltroni.
“Me vie da piagne…ma che sarà…Ciao Gigi, esempio di romanità”, lo striscione dei tifosi della AS Roma in piazza del Popolo per i funerali in forma privata nella chiesa degli Artisti.
“Roma dà l’ultimo saluto a Gigi Proietti. Lo abbiamo fatto percorrendo le strade di Roma, abbiamo visto durante il percorso persone ordinate, nel rispetto delle norme Covid, che applaudivano e che guardavano un pezzo importante di questa città. Roma ha perso una parte della propria anima. Ora siamo tutti qui al Globe, idealmente”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in diretta via Skype intervenendo alla commemorazione al ‘Globe Theatre’ di Villa Borghese. “Sono tanti i luoghi simbolo, tanti i luoghi che Roma ricorda con Proietti – ha aggiunto – il bar dell’Ara Pacis, il Tufello, il Brancaccio e il Globe, a cui si aggiungerà il nome di Proietti e ringrazio la fondazione Toti per questo gesto. E’ fondamentale avere ricordi tangibili di una persona che è stata un grande attore, artista, intellettuale. Ma soprattutto una grande persona, di quelle che riescono a parlare a tutti. Tutti si sentivano trattati alla pari da lui, che con una grande semplicità riusciva a parlare a tutti. Una grande umiltà, la cifra della sua grandezza”.
L’omaggio dell’Auditorium parco della musica
Le braccia spalancate che salutano il suo pubblico, lo sguardo sorridente e luminoso in una delle sue repliche di Cavalli di Battaglia in Auditorium Parco della Musica. È la foto scelta dalla Fondazione Musica per Roma per salutare il grande attore nel giorno del lutto cittadino. Sarà proiettata, a partire dalle 17.30, sulla cupola della Sala Sinopoli. Un omaggio doveroso da parte della Fondazione Musica per Roma ad un’artista che per anni ha calcato i palcoscenici dell’Auditorium divertendo e appassionando oltre 100 mila spettatori