“Gli interventi previsti dal Governo nel contrasto al gioco di azzardo sono deboli e fumosi. Si traducono in un mero segnale di contrasto alla diffusione delle slot-machine”. A scriverlo sul suo blog il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Antimafia, senatore Luigi Li Gotti, che aggiunge: “solo qualche dato per capire la portata del fenomeno: dal 2003 al 2010 i nostri concittadini hanno giocato ben 309 miliardi di euro; parossistico è il settore delle slot-machine (si pensi che le reti più grandi nel mondo sono di 15-20mila apparecchi. In Italia sono 400.000 ed aumentano); accanto al gioco cosiddetto lecito, esiste la parallela rete del gioco illecito, stimato in circa il triplo del primo (insomma, ogni anno, si giocano da 150 a 200 miliardi di euro); i malati da gioco sono stimati tra 1,2 e 1,5 milioni. Lo Stato, insomma, pur di far cassa (poco più di 8 miliardi è il guadagno in termini erariali), alimenta un vero e proprio ‘disastro sociale’ che si tramuta, per definizione stessa della Procura Nazionale Antimafia, nella nuova frontiera del business del criminalità organizzata. Non è un caso – continua – che il fenomeno sia stato materia di valutazione in commissione parlamentare Antimafia e il VI Comitato, da me presieduto, abbia elaborato una relazione approvata all’unanimità. Stessa relazione approvata in Senato, sempre all’unanimità. Perché allora i disegni di legge presentati, nonostante l’Assemblea abbia votato la procedura d’urgenza, sono ancora fermi in commissione? si chiede Li Gotti”.
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