Giorgia Meloni a Cernobbio, tra l’incontro con Zelensky e l’intervento su sfide dell’economia, tecnologia e intelligenza artificiale

A Cernobbio   c’è stato,  a Villa d’Este,  l’incontro tra il presidente del Consiglio e Volodymyr Zelensky. Il bilaterale avviene a margine del Forum Ambrosetti, dove era atteso un intervento della premier.   Un colloquio iniziato attorno alle 9.20, e durato circa 40 minuti. Poi, al termine, alla stampa che le chiedeva come fosse andato l’incontro, la premier ha risposto: «Bene. Penso che sull’Ucraina – su cui io non ho mai cambiato idea – non dobbiamo mollare». E ribadendo, una volta di più, il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura.

Subito dopo il bilaterale con Zelensky Giorgia Meloni era attesa per un panel sulla presidenza del G7 e il ruolo dell’Italia nello scenario globale nell’ambito del Forum Teha di Cernobbio che vede al centro della tre giorni di vertice la discussione su crescita, sfide dell’economia, tecnologia e intelligenza artificiale e, non ultimo certo, la pace in Europa, temi centrali da rimarcare anche sul Lago di Como, al centro dei successi conseguiti dal suo governo, e da rilanciare nell’ottica delle direttrici della legge di Bilancio che scandirà i prossimi mesi. Con un  messaggio in particolare indirizzato alle pmi: «Fidatevi dei nostri risultati». Anche perché, come dimostrato dai passi fin qui compiuti dal governo, anche quest’anno le risorse disponibili saranno concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro. Oltre che per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle con figli. Il record assoluto di occupati nella storia d’Italia» appena registrato. I dati macroeconomici (Pil, occupazione, export, investimenti) «estremamente positivi». E, in ultimo, il ruolo che l’Italia è pronta ad assumere in Europa grazie alla vicepresidenza esecutiva che Raffaele Fitto  potrebbe rivestire da qui a breve. E dunque dinanzi a una platea composta dalle leve che azionano il motore dell’economia e della finanza italiana e ripartendo dai traguardi incoraggianti raggiunti che Giorgia Meloni si è presentata a Cernobbio.

Nel suo intervento, subito dopo la politica estera e il bilaterale con Zelensky, venendo alle questioni italiane, la premier Meloni al Forum Teha di Cernobbio esordisce con un ringraziamento al ministro Sangiuliano: «Voglio approfittare di questa occasione per ringraziarlo per il lavoro che ha fatto in questi due anni. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore e notizia, ma è stato importante il lavoro che ha fatto. Come «aver significativamente incrementato visitatori e introiti delle tante realtà culturali che ha l’Italia. È stata una scelta intelligente interrompere la vergogna italiana di musei e siti archeologici chiusi durante i giorni di festa e avviare grandi progetti che erano fermi da decenni».  Non mancando però di aggiungere anche: «Intendo fare il mio lavoro bene e fino alla fine della legislatura. E penso che gli italiani possono capire un certo doppiopesismo», ha detto Meloni parlando dello spazio dedicato alla vicenda Sangiuliano rispetto all’inchiesta della procura di Perugia sui dossier creati con accessi a dati fatto da funzionari pubblici. E infine, a chi dalla platea gli chiede un commento su Maria Rosaria Boccia, la premier liquida lapidariamente quanto emblematicamente la questione, chiudendo il file sulle polemiche e recriminazioni, dicendo: «Non credo di dovermi mettere a battibeccare con questa persona, lo dico per le tante donne che hanno guardato a questa vicenda come me. La mia idea su come una donna deve guadagnarsi uno spazio nella società è diametralmente opposta da quella di questa persona».

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