Giorgia Meloni interviene da remoto e lascia il suo saluto alla convention Viva 22 di Madrid organizzata da Vox: parla a tutto campo la leader di Fratelli d’Italia, un discorso alto, di ampie prospettive. La platea spagnola la acclama ed è un tripudio di bandiere. Parla delle grandi sfide che attendono l’Italia, la Spagna e l’Europa tutta. La sua vittoria alle elezioni del 25 settembre è un punto di partenza in tal senso. Un cambio di rotta che Giorgia Meloni ha sottolineato. Spiegando, nel suo spagnolo fluente e pacato, che i cittadini hanno capito che i partiti della destra non sono il male assoluto, come le opposizioni vogliono far credere. “Non siamo mostri, la gente lo capisce. Viva Vox, viva Italia, viva Spagna, viva l’Europa dei patrioti“: è il saluto della leader di Fratelli d’Italia. Italia chiama Spagna. In riferimento alla vittoria del suo partito, ottenuta in coalizione con Forza Italia e Lega, la Meloni ha lanciato la sfida: “Spero che in Spagna come in Italia e in Europa ci sia una maggioranza di cittadini che ci chiede di prenderci la responsabilità di governare: non lo possiamo fare da soli ma con compagni leali uniti contro la sinistra”.
“Abbiamo resistito alle bugie e ai tentativi di dividerci – ha detto la leader di Fdi. Riferendosi alla situazione dei movimenti conservatori in Europa e negli Stati Uniti -. In Italia usano l’alleanza con Vox per definirci impresentabili. Come probabilmente in Spagna si usa l’alleanza con Fdi per definire voi impresentabili. Ma possono essere davvero impresentabili dei movimenti politici appoggiati da milioni di cittadini? Ovviamente no”. Meloni invita a “non avere paura del racconto mainstream. Perché la buona notizia è che la gente non accetta una narrazione interessata. Vuole andare alle fonti delle notizie, senza mediazioni. Vuole capire e ascoltare, e quando ci ascolta, capisce che siamo tutto meno che mostri”.
La prospettiva verso cui tendere è un‘Europa solidale: “Speriamo che l’Europa sia capace di dimostrare la solidarietà che ci aspettiamo. Ma ora ci siamo riscoperti deboli- ammette-. Ora il grande compito è avere un ruolo strategico. Per anni ci hanno detto che il commercio globale era la risposta ma non è andata così”. Pertanto, “abbiamo bisogno di un’Europa più coraggiosa di fronte alle grandi sfide. E più umile quando si tratta di affrontare i nostri temi più locali riguardo ai quali le politiche nazionali funzionano meglio”.
Giorgia Meloni ha sottolineato che “solo vincendo nei nostri Paesi l’Europa può diventare il gigante politico che vogliamo. E non un gigante burocratico”. E ha aggiunto: “Quando noi conservatori denunciammo gli errori di un’Europa che si occupava di problemi secondari invece dei grandi temi strategici non lo facevamo perchè populisti o nemici dell’Europa. Ma perchè eravamo lucidi e la storia ci ha dato ragione”. Tornando all’esito del voto Meloni ha sottolineato alla platea spagnola in ascolto che “la straordinaria vittoria di Fratelli d’Italia e del centrodestra ha prodotto un grande entusiasmo”. E se, sulla base della Costituzione, “avremo la possibilità di formare il nuovo governo, avremo la grande responsabilità di dare risposte immediate ai problemi degli italiani. Stiamo aspettando che si compiano i passaggi previsti dalla Costituzione però nel giro di alcuni giorni avremo la possibilità di formare il nuovo governo e non avremo un minuto da perdere”.
Giorgia Meloni ha poi fortemente stigmatizzato l’aggressione russa ai territori ucraini. Così come ha definito “inaccettabile” il referendum per l’annessione dei territori alla Russia. La situazione in Ucraina “è grave”, ha proseguito la leader di Fratelli d’Italia, tracciando la linea che caratterizzerà la posizione del suo possibile governo in formazione entro fine mese. Sul fronte energetico, legato indissolubilmente alla guerra in Ucraina, Giorgia Meloni ha ribadito il desiderio che ci sia la volontà e la capacità dell’Europa di fare fronte comune nella direzione di un’iniziativa unitaria. Serve, ha spiegato Giorgia Meloni, “una soluzione comune e duratura come la decisione di un tetto al prezzo del gas contro la speculazione sulla pelle dei cittadini”. L’auspicio è quello che “l’Europa dimostri di essere capace della solidarietà tanto annunciata negli ultimi anni invece di soccombere a quelli che pensano che possono farlo da soli, sacrificando il destino di tutti gli altri”.