Una scelta simbolica quella del leader destra di terminare a L’Aquila il tour che l’ha portata in molte città d’Italia. L’Aquila è il luogo simbolo della ripartenza, dove Fratelli d’Italia è al governo con il sindaco Pierluigi Biondi, che si candida così per il secondo mandato. Una scommessa sulla classe dirigente del partito e sul “buongoverno” al quale i cittadini hanno l’occasione di confermare la loro fiducia.
“Non faremo la stessa fine di Romeo e Giulietta, ve lo garantisco“. Dal palco di Verona, Giorgia Meloni, accanto a Matteo Salvini – che l’abbraccia più volte – insieme a Luca Zaia, governatore del Veneto i Federico Sboarina, candidato di FdI e Lega. Il presidente del Veneto la abbraccia calorosamente. Giorgia è una “conduttrice” eccellente, padrona della situazione in una serata dove sono saltate tutte le “scalette”. Il sereno sembra tornato dopo mesi di gelo. Sono loro, i due principali protagonisti, a ironizzare sulle parole dei giornalisti usate tirando in ballo la celebre coppia scaligera: che fecero una brutta fine, come si sa. No, il ‘ritrovato’ amore tra il leader leghista e la presidente di Fdi ha una prospettiva ben precisa, scandisce Giorgia Meloni. E’ il governo del Paese, tra un anno. Salvini fa i suoi scongiuri, pensando alla sventurata coppia shakespeariana, mostrando le corna e poi dice: “Anche perché lei ha a casa qualcuno che l’aspetta e pure io“. E ribadiscce: su questo palco, stasera, “c’è la coalizione che dall’anno prossimo, assieme a Forza Italia, governerà a lungo il nostro Paese. Questo è l’obiettivo“.
“Fiera di essere qui a Verona perché Sboarina e il centrodestra hanno fatto molto per questa città. Il primo restauro di Porta Nuova, il salvataggio della Fondazione Arena di Verona dal fallimento sono solo alcuni dei meriti del sindaco. “Se Verona in futuro sarà più ricca lo dovrà alla coalizine di centrodestra.
“Fdi ha chiesto al governo di comportarsi in maniera seria: Mario Draghi con la sua tanto decantata autorevolezza, dovrebbe andare in Europa e chiedere un fondo di compensazione, finanziato da tutto l’occidente, anche dagli Stati Uniti, per le nazioni più colpite” dalle sanzioni alla Russia. Questo costo “lo deve pagare tutto l’occidente, perché in questa crisi qualcuno ci perde, noi; e magari qualcuno ci guadagna, gli americani”.
Il governo? “Mi auguro che non regga fino alle elezioni. Mi pare che ormai si veda chiaro e tondo che questo governo, soprattutto in un momento drammatico come questo, non può dare neanche lontanamente le risposte di cui l’Italia ha bisogno. Prima si vota e meglio è”. Così la leader di Fdi Giorgia Meloni ha risposto a Paolo Del Debbio nella puntata di ‘Dritto e rovescio’ andata in onda in tarda serata su Rete 4. “La democrazia non è un problema: in tutte le altre Nazioni del mondo la democrazia è il modo con cui si risolvono le situazioni di crisi. E’ bene che impariamo anche noi a fare così. Quindi spero vivamente che questo governo vada a casa il prima possibile; che si possa andare a votare e che insieme al centrodestra si possa dare a questa Nazione un governo capace di fare i suoi interessi”.