“Finché io conto qualcosa, che l’Italia non acceda al Mes lo posso firmare con il sangue” ha detto netta la premier Giorgia Meloni ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta. Ma poi apre alla ratifica se la mancata firma dell’Italia bloccherà tutta l’Europa. L’Italia, infatti, è l’unico dei paesi membri a non aver ratificato il Mes e ha ricevuto anche il sollecito della presidente della Bce Lagarde. Meloni apre al fondo salva-stati anche se sottolinea che va modificato perché nessuno mai ha utilizzato il Mes.
Quindi, probabilmente il governo Meloni per buona pace dell’Europa e dopo i consigli del presidente della Repubblica Mattarella, ratificherà il Mes. “Non mi sembra questo il grande tema, però certo, se rimaniamo gli unici che non approvano la riforma, blocchiamo anche gli altri. Ne discuterà eventualmente il Parlamento” minimizza la cosa la presidente del Consiglio sollecitata da Bruno Vespa.
“Ma la domanda è: prima di entrare sul dibattito sulla ratifica, possiamo rendere questo strumento utile?” Si chiede la premier. “Il direttore del Mes ha detto che sono aperti alla soluzione dell’Italia, vorrei parlare con lui per capire se c’è un modo di prendere un fondo a cui nessuno accederà, sicuramente non l’Italia, e farne un fondo utile per qualcuno, con minori condizionalità, priorità diverse. Una cosa che non rischi di metterti un cappio al collo” precisa Meloni.
La premier fa notare anche che nessuno dei paesi che ha ratificato il Mes ha utilizzato poi questo strumento sottolineando la necessità di modifica per renderlo più utile e fruibile. Intanto, l’apertura di Giorgia Meloni al Mes è un segnale positivo sia per il Parlamento che per l’Europa, anche se pur ratificandolo spiega che non lo utilizzerà, questo è certo, del resto come fanno gli altri paesi.