“Una pagina storica delle relazioni delle relazioni tra Italia ed Egitto”: il premier Giorgia Meloni, al termine del vertice Ue-Egitto, non nasconde il legittimo orgoglio. La serie di accordi bilaterali firmati al Cairo con il presidente al-Sisi nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa è un inedito assoluto.
Meloni, in missione congiunta con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e i capi di governo di Belgio, Grecia, Cipro e Austria, ha ricordato la portata dell’accordo. Il memorandum Ue-Egitto prevede infatti uno stanziamento senza precedenti, tra prestiti e sovvenzioni, di 7,4 miliardi fino al 2027.
L’obiettivo è chiaro: accompagnare le riforme economiche e sociali dell’Egitto, e al contempo sostenerlo per fronteggiare l’emergenza migranti. “Sono stati adottati più di dieci memorandum d’intesa”, rivendica Meloni. Dall’agricoltura sostenibile al supporto finanziario alle piccole e medie imprese, allo sviluppo delle infrastrutture e alla salute. Sulla dichiarazione congiunta Ue-Egitto, Meloni sottolinea che “è un passo importante verso lo sviluppo di un vero e proprio partenariato in grado di affrontare, in modo integrato, tutte le complesse sfide del nostro tempo, da quelle regionali allo sviluppo e anche alla migrazione illegale”.
Il presidente del Consiglio esprime una “nota di soddisfazione per il ruolo che l’Italia ha svolto in questo nuovo modello di cooperazione tra l’Europa e la sponda sud del Mediterraneo”. E sottolinea che “in questo quadro europeo, l’Italia ha agito in modo concreto anche attraverso il Piano Mattei per l’Africa. L’Egitto è uno dei Paesi identificati nel Piano, i Paesi prioritari, e non poteva essere altrimenti”.
Non manca un riferimento sul caso Regeni, Meloni conferma infatti che gli accordi non cambiano la posizione dell’Italia. “Sul processo siamo andati avanti, alla ricerca della verità e della giustizia”.
“Trovo gravissimo che domani la presidente della Commissione Europa Ursula von der Leyen voli in Egitto insieme a Giorgia Meloni per promettere risorse al regime di Al-Sisi in cambio del controllo e dello stop alle partenze”. Elly Schlein, nel corso di un videocollegamento, torna a criticare il viaggio della premier verso l’Egitto. “Questo approccio in questi anni ha solo calpestato diritti fondamentali e non ha prodotto una soluzione di solidarietà europea per cui noi continueremo a batterci”, ha dichiarato la segretaria dem durante una conferenza del Pd di Trieste sul tema dell’Europa.
“Ho letto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein che dice che è una vergogna che mezza Europa venga in Egitto per cercare di fermare l’immigrazione irregolare. Capisco che per loro sia vergognoso, ma se avessi voluto mettere in piedi il programma del Pd mi sarei candidata col Pd, invece mi sono candidata contro il Pd proprio perché non sono d’accordo con loro”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni interpellata a margine della firma dell’accordo Ue-Egitto. “Io penso che sia invece un segnale molto importante che l’Europa abbia capito che se vuole affrontare seriamente la questione migratoria deve lavorare sulla dimensione esterna, che l’Africa gioca nell’attuale contesto geopolitico un ruolo assolutamente strategico del quale non ci si è adeguatamente resi conto in passato, che ci sono altri attori che si muovono e che sono molto efficaci, e che quindi è importante che noi riusciamo a mantenere alta la nostra presenza, il nostro dialogo, la nostra capacità di incidere, altrimenti come si sa insomma si perderà solamente terreno che ripeto, nell’attuale contesto geopolitico nel quale ci troviamo, non mi sembra una scelta intelligentissima”.
“Questi accordi – commenta Sara Kelany, responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione di FdI – saranno fondamentali, come quello Tunisino, per gestire i flussi migratori, nell’ottica della necessaria collaborazione con i paesi di transito per bloccare le partenze verso l’Europa. È pericolosissima e anche incosciente la posizione del presidente del Pd Schlein che grida allo scandalo per questo incontro, non si rende conto che così facendo non solo nuoce all’Italia, ma anche alla possibilità di costruzione del processo di pace in Medio Oriente. Scandaloso – conclude la parlamentare di FdI – che questi attacchi vengano mossi incoscientemente e solo per fare cassa elettorale”
“La presenza, accanto al presidente Meloni, di Ursula Von der Leyen, e la firma dei 10 Memorandum tra Ue ed Egitto, dall’agricoltura sostenibile, alle infrastrutture, alla sanità, è la dimostrazione che l’Italia non è sola in questo progetto”, commenta il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “L’Europa è rimasta per troppi anni isolata – prosegue il responsabile delle Politiche agricole del governo – e oggi, anche attraverso l’intuizione italiana del Piano Mattei, è pronta a riacquistare il suo spazio nello scacchiere internazionale”.
Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo, sottolinea: “Anche a Bruxelles hanno capito che è necessario spostare l’attenzione sulla ‘dimensione esterna’ dei fenomeni migratori, come proposto dal premier Giorgia Meloni. Significa che i flussi migratori vanno gestiti e non subiti, e significa anche fare accordi con le nazioni di origine e transito degli immigrati e combattere i trafficanti di esseri umani, favorendo la migrazione legale e controllata”.
“Oltre agli incontri politici ed economici – osserva Antonio Giordano, componente della commissione Politiche Ue alla Camera – è importante evidenziare che l’Italia ha già avviato un ambizioso piano di cooperazione con gli Stati africani, del valore di 5 miliardi di euro, e l’Egitto gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. La firma di diversi accordi bilaterali segna un passo concreto verso la realizzazione del Piano Mattei, che punta a promuovere lo sviluppo sostenibile e la stabilità in Africa.