“Un Festival con una forte connotazione europea – come ama definirlo il neo direttore artistico Giorgio Battistelli- tra tradizione e contemporaneità ma ben legato alle sue radici italiane, toscane, di Viareggio e di Torre del lago, in un dialogo costante con le risorse umane e culturali della comunità ; un festival che tuteli e valorizzi quanto deriva dalle esperienze del suo glorioso passato ma che guardi al futuro favorendo nuove esperienze artistiche”
La celebrazione del Genius loci è affidata a cinque titoli pucciniani Tosca, Turandot Manon Lescaut, La Bohème, Madama Butterfly e per 15 recite nel Gran Teatro all’aperto a cui faranno da corollario, attività e rassegne che ancora una volta avranno come palcoscenico i luoghi più rappresentativi della Città di Viareggio. Nuove proposte artistiche che sotto il titolo di “La musica e il teatro di Giacomo Puccini” saranno sempre al centro dell’attività del Festival, per offrire anche spunti di riflessione estetica, artistica e filosofica sul pensiero del teatro musicale del nostro tempo.
Le opere
Stefania Sandrelli firma la regia del capolavoro che Giacomo Puccini compose quasi interamente sulle colline della Versilia nella sua Villa di Chiatri tra il giugno del 1898 e la fine di settembre del 1899 e che vide la sua prima al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio del 1900
Tosca 14-24 LUGLIO/2-21 AGOSTO
sarà il titolo che il 17 luglio inaugura la stagione d’opera nell’allestimento di Carlo Centolavigna e i costumi della Fondazione Cerratelli con il debutto alla regia dell’opera sarà affidata a Stefania Sandrelli musa di tanti registi da Pietro Germi a Bernardo Bertolucci, a Ettore Scola e stella del cinema italiano, viareggina di nascita ma romana di adozione “ c’è tanta Roma in questo magnifico racconto, la Roma con cui mi sono tanto amata” La Sandrelli confessa di coronare un suo sogno “sono cresciuta a pane e musica – dice Stefania Sandrelli- mio nonno Pietro mi cantava tutte le opere di Puccini” e con questa passione per la musica e Puccini ho contagiato tutta la famiglia, anche mio nipote Rocco” Sul podio dell’Orchestra Regionale della Toscana la bacchetta esperta di Alberto Veronesi, che del Festival Puccini è anche direttore musicale. Nel ruolo del titolo si alterneranno due bravissimi soprani la spagnola Ainhoa Artetae la giapponese Hiromi Omura mentre nei panni del pittore Cavaradossi troviamo il grande tenore argentino Marcelo Alvarez e un altro bravo tenore amatissimo dal pubblico di torre del lago Amadi Lagha. Nel ruolo di Scarpia il debutto sul palcoscenico di Torre del Lago del baritono catalano Angel Odena.
TURANDOT 18-31 luglio/8-16 agosto
Il secondo titolo in ordine di debutto nel cartellone del Festival Puccini sarà Turandot la cui regia è affidata a Manu Lalli, regista, animatrice culturale e docente teatrale. Toscana di nascita, il suo amore per il teatro nasce a 6 anni; a 26 anni fonda Venti Lucenti, una compagnia di teatro e animazione culturale con cui lavora nelle scuole e nei Comuni dell’area metropolitana per poi espandersi su tutto il territorio nazionale. L’allestimento è di Ezio Frigerio e i costumi Franca Squarciapino. Sul podio il giovane direttore d’orchestra australiano Daniel Smith dirigerà l’Orchestra del Festival Puccini. Tra gli interpreti spiccano nel ruolo del titolo, Amarilli Nizza e Silvana Froli mentre Liù sarà Coolen Claire e Calaf Alejandro Roy
Terzo titolo in cartellone Manon Lescaut 25 luglio/7 agosto
Nuovo allestimento coproduzione con il Teatro del Giglio e altri teatri
l’opera che rivelò al mondo il genio di Giacomo Puccini; tragica e struggente la storia d’amore tra Manon ed il Cavaliere Renato Des Grieux in cui lei attratta dalla ricchezza sfrutta il vecchio Geronte, si fa corteggiare, ma poi, sorpresa a tradirlo viene arrestata e accusata di prostituzione e deportata verso l’America dove morirà, stroncata dalla sete e dalla febbre nel deserto di New Orleans. L’allestimento in scena sarà una nuova produzione con il Teatro del Giglio di Lucca e altri teatri nazionali per la regia di Aldo Tarabella, mentre sul podio ritroviamo la talentuosa direttrice d’orchestra Gianna Fratta. Nel ruolo di Manon Lescaut, Donata D’Annunzio Lombardi, di Renato Des Grieux Sheshaberidze Michail, Luca Bruno sarà Lescaut mentre Bruno De Simone sarà Geronte di Ravoir.
LA BOHEME NEL TESTAMENTO ARTISTICO DI ETTORE SCOLA 1- 9- 22 agosto
Al 66° Festival Puccini di Torre del Lago torna in scena la Bohème di Puccini nel testamento artistico di Ettore Scola che nel 2014 ha firmato per il Festival di Torre del Lago il suo ultimo lavoro per il teatro lirico. Una “Bohème” come amava dire il grande Maestro scomparso nel gennaio 2016 “senza rivoluzioni, rivisitazioni o effetti stroboscopici, all’insegna della modernità …. È di per sé un’opera “moderna” … nella musica, nei sentimenti, nell’anima, quella modernità comune in tutte le opere di Puccini e che le ha rese eterne”. Un allestimento tradizionale con le suggestive scene firmate da un altro grande scenografo italiano Luciano Riccieri recentemente scomparso.
Il lavoro di Ettore Scola sarà ripreso da Marco Scola di Mambro, nipote del grande regista e che già nel 2014 nella veste di assistente ha ideato con suo nonno la regia dello spettacolo. Interpreti della struggente storia d’amore, Mimì,Vittoria Yeo, soprano coreano di nascita ma italiana di adozione, Rodolfo il giovanissimo tenore peruviano Ivàn Ayòn Rivas, la bielorussa Chabounia Maria Musetta, Kartal Karagedik Marcello.
Sul podio di Orchestra e Coro del Festival Puccini il giovane trevigiano Enrico Calesso, già direttore musicale del Festival Operklosterneuburg che ha al suo attivo la direzione di importanti orchestre quali: Orchestra Filarmonica della Fenice di Venezia, Wiener Symphoniker, Wiener Radiosymphonieorchester,
Madama Butterfly(14, 23 agosto)
il capolavoro romantico di Giacomo Puccini che il Maestro definiva «l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito», sarà in scena a Torre del Lago per il Festival Puccini 2020 nell’allestimento frutto della coproduzione l’Opera Royal di Liegi, scene di Jean-Guy Lecat per la regia di Stefano Mazzonis di Pralafera ripresa da Luca Ramacciotti. Un allestimento raffinato e tradizionale che vede in scena tutti i riferimenti della cultura giapponese e ambienta la vicenda di Cio Cio San nell’immediato secondo dopoguerra. I bellissimi costumi, dipinti a mano, sono di Fernando Ruiz. Gli interpreti : nel ruolo della geisha Karine Babajanyan, già applaudita nella scorsa edizione nel ruolo e il tenore Stefan Pop mentre Annunziata Vestri sarà Suzuki e Bruno Taddia Sharpless. Sul podio il canadese Yves Abel riconosciuto interprete dell’opera italiana e francese già apprezzato nei maggiori teatri d’opera in Europa e negli Stati Uniti
La musica e il teatro di Giacomo Puccini
Il primo appuntamento (12 luglio) del Festival sarà una serata/concerto sulla spiaggia dal titolo “Le voci della luna sulla spiaggia” con Stefano Massini scrittore, drammaturgo e attore italiano che racconterà con la sua arte della parola e della narrazione la storia e i personaggi delle cinque opere di Puccini presenti nel cartellone: Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly e Turandot. Di ciascuna opera si ascolteranno alcune arie creando così una continuità drammaturgica tra la narrazione di Stefano Massini e le opere di Giacomo Puccini. Il concerto/spettacolo verrà presentato sulla spiaggia di Viareggio e avrà come quinta naturale il mare di Viareggio. La direzione musicale sarà di Alberto Veronesi.
Puccini, la musica, il mondo
Il Festival si aprirà su un nuovo ulteriore orizzonte costituito dall’inserimento di concerti sinfonici e cameristici dal titolo “Puccini, la musica, il mondo”. A partire dal 2020 e nei prossimi anni verranno presentati concerti di autori italiani o europei che hanno scritto nello stesso periodo di Giacomo Puccini (coevi); questa sarà l’occasione per ascoltare e confrontare modi, pensieri e tempi diversi sulla musica e sull’opera. Il Festival Puccini intende sviluppare progetti non soltanto nella propria sede a Torre del Lago, ma anche nel territorio. In particolare nella città di Viareggio dove l’orchestra e i solisti del festival presenteranno, nel Giardino di Villa Paolina Bonaparte e in altri luoghi del centro della Città, concerti estemporanei per trasformare Viareggio in un grande palcoscenico a cielo aperto. Il desiderio e la prospettiva del Festival Puccini sono quelli di innovare la propria filosofia delle proposte artistiche e di offrire un nuovo modo di relazionarsi con il festival. In questo nuovo processo avrà un ruolo importante la Puccini Academy che avrà inizio nel mese di giugno (dal 23 giugno al 23 agosto) che offrirà ai partecipanti un percorso di studio e di approfondimento interpretativo delle opere di Giacomo Puccini, ma sarà anche l’occasione di poter vivere delle esperienze di apprendistato artistico partecipando alle cinque produzioni del cartellone.
OMAGGIO A BRUNO MADERNA
In questa sezione del Festival la messa in scena (20 agosto) dell’opera da camera “Satyricon” di Bruno Maderna, regia Johannes Polzgutter un lavoro importante nella storia musicale del teatro europeo che il festival presenta in occasione dei cento anni dalla nascita del maestro. Direttore Luca Pfaff, Orchestra del Festival. Satyricon è un’opera buffa o divertimento scenico scritta da Maderna poco prima della sua scomparsa nel 1973 e rappresentata in Olanda in prima esecuzione assoluta. Ha una forte componente grottesca e sarcastica. Lo spettacolo ruota attorno all’episodio cardine del libro di Petronio, la cena di Trimalcione, la cui ostentata volgarità simboleggia la totale crisi di valori di un mondo decadente. Il lavoro di Maderna è costituito da un collage di sedici numeri: parlando in inglese, tedesco, francese e latino, otto commensali si raccontano in modo ipocrita durante una cena orgiastica in casa di Trimalcione, ex schiavo romano arricchito, ostentando le loro ricchezze. Satyricon fu composta nell’ultimo anno di vita di Bruno Maderna scomparso nel 1973 e tra i massimi esponenti dell’avanguardia storica europea a fianco di Boulez, Stockhausen, Nono, Berio e Messiaen.
Balletto “Fellini, la dolce vita di Federico (13 agosto)
Nella proposta del cartellone il Festival ancora un rimando alla contemporaneità dei linguaggi con la celebrazione di un altro importante centenario quello di Federico Fellini che sarà ricordato con il balletto “Fellini, la dolce vita di Federico” in scena nel Gran Teatro il 13 agosto nella produzione del Balletto di Siena. Uno spettacolo in cui la Compagnia del Balletto di Siena prende ispirazione dal magico, onirico mondo del regista riminese, rendendo omaggio alla sua cinematografia e celebrandone il genio creativo. Sulle note di Nino Rota e Nicola Piovani, i compositori che hanno saputo intercettare e tradurre in musica l’immaginario felliniano, appaiono in scena personaggi straordinari, e si evocano storie che hanno reso immortale il cinema italiano.