Continuano le proteste dopo lo sciopero europeo del 14 novembre. Oggi in occasione della giornata di Mobilitazione degli studenti migliaia di giovani sono scesi i in difesa del diritto allo studio e per denunciare il degrado degli istituti scolastici in Italia. Ed infatti in una nota della Rete degli Studenti si legge: “Le scuole cadono a pezzi, una su due non è a norma – afferma Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medie – e un istituto su dieci è ospitato da privati. L'università vive un aumento delle tasse che negli ultimi 10 anni è stato del 75%, 45 mila studenti sono senza borsa di studio, anche se ne hanno diritto in quanto capaci e meritevoli ma privi di mezzi”.
“Il 17 novembre è da sempre una data importante nell’autunno studentesco – ha aggiunto Michele Orezzi coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari – e quest’anno lo è un po’ di più. Non solo perché abbiamo iniziative su due diversi giorni, ma perché per la prima volta abbiamo costruito, con gli studenti di Francia, Austria, Belgio, Spagna e Germania un appello unico di mobilitazione europea, che attraversava anche lo sciopero generale del 14”. “Siamo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”: è questo l’appello, tradotto in più lingue e visibile sito ufficiale www.17novembre.it. Cortei, assemblee, musica ed altre iniziative si svolgeranno in molte città italiane.