Disabili, in realtà solo diversamente abili. Tante le forme di discriminazione, come tante sono ancora oggi le barriere, architettoniche e non, da superare. Proprio per evitare che ‘diversità’ diventi sinonimo di emarginazione sociale, l’Onu celebra oggi la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, istituita dall’ Onu nel 1981 al fine di “rimuovere le barriere per creare una società inclusiva ed accessibile per tutti”.
Barriere concepite anche come pregiudizi culturali, piaga sociale di un mondo evoluto, ma solo a metà. “Gli ostacoli alla partecipazione ed inclusione delle persone con disabilità continuano ad essere moltissime, in tutto il mondo e nel nostro Paese: si tratta – precisa l’Anffas, associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale – di barriere materiali e anche e soprattutto culturali. Negli ultimi anni, con l’avvento della crisi internazionale, tali forme di discriminazione hanno assunto i nomi di “vincoli di bilancio” o di “carenza di risorse”.
“In realtà, prosegue l’Anffs, sono frutto di problemi culturali e di approcci obsoleti e discriminatori al tema della disabilità nelle politiche di molti Paesi, tra cui l'Italia”.
Sull’argomento, è intervenuto anche l’onorevole Carmelo Porcu del PdL che nell’aderire a tale iniziativa, ha ribadito l’importanza di una garanzia costituzionale dei diritti dei disabili: “il primo di questi diritti è quello alla vita”, ha sottolineato. “Da queste considerazioni, continua Porcu, deve nascere una nuova consapevolezza riguardo ai compiti dello Stato, che deve affrontare con nuove energie le richieste dei disabili e delle loro famiglie. Forte è infatti il rischio che l’ emergenza disabilità , venga relegata in una posizione di marginalità nelle priorità di intervento istituzionale e governativo”. “ I Disabili e il mondo dell’handicap, viceversa, sono da considerare come una grande risorsa; il ruolo sociale che essi continuano a svolgere sia pure a costo di grandi sacrifici, deve trovare maggiori opportunità e nuove prospettive di crescita a cominciare da un reale e soprattutto dignitoso, inserimento nel mondo lavorativo; mettere in discussione, se non addirittura negare, molte delle conquiste sociali di questi anni è una tendenza che va combattuta e sconfitta”, aggiunge Porcu, “Certo il peso della crisi è pesante, ma continuare a tagliare i fondi per prestazioni essenziali, gestite dagli enti locali e dalle associazioni di volontariato è una ricetta non più sopportabile”. “La giornata internazionale delle persone con disabilità”ha concluso l’on. Porcu, “spero serva davvero ad accrescere la consapevolezza dei gravi problemi che circondano il mondo dell’handicap. Da ultimo, intendo sollecitare anche tutte quelle istituzioni che in Europa (- dove si stanno discutendo le linee di intervento economico del bilancio – nell’ambito della nuova proposta di Direttiva comunitaria, per il prossimo quinquennio), a fare la propria parte”.