Uguaglianza per le persone con disabilità in tutti i settori della società, tutela dei diritti dei disabili e del loro benessere, lotta per abbattere le barriere all’inclusione. È quanto propone la Giornata internazionale delle persone con disabilità – IDPWD – evento annuale, annunciato per la prima volta dalle Nazioni Unite nel 1992, che si celebra oggi, venerdì 3 dicembre.
Quest’anno, viene ribadito l’impegno a non lasciare indietro nessuno e il tema focalizza a lotta per i diritti nell’era post-covid, le sfide, le barriere e le opportunità per le persone che vivono con disabilità, nel contesto di una pandemia globale. L’unione d’intenti e operato per una concreta trasformazione verso una società sostenibile e coinvolgente per tutti.
Le persone con disabilità sono state particolarmente colpite dalla pandemia di COVID-19 e dall’isolamento e dalla diminuzione dei servizi che ne sono derivati.
L’obiettivo della Giornata internazionale delle persone con disabilità di quest’anno è diffondere la consapevolezza delle disabilità invisibili e dell’impatto che il COVID-19 ha avuto sulla salute mentale.
Nel mondo quasi un miliardo di persone sono portatori di disabilità varie, e fra essi 240 milioni quasi sono bambini e adolescenti che spesso, purtroppo, non possono contare su di una nutrizione adeguata, non hanno protezione sociale, non vanno a scuola, sono più svantaggiati rispetto agli altri coetanei e colpiti duramente nell’esclusione dalla società e nella perdita di prospettive per il futuro.
Mancano servizi accessibili, istituzionalizzazione. Il divario tra loro e i ragazzi normodotati è tuttora enorme. La vita dei bambini e degli adolescenti disabili nel mondo è ancora troppo spesso contrassegnata da esclusione e deprivazione.
Sono i dati di “Visto, contato, incluso”, report sui bimbi con disabilità pubblicato dall’Unicef, da cui emerge che l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro stabilito dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è ben lontano dall’essere raggiunto.
I dati mondiali della Sanità ci dicono che circa il 16% della popolazione globale ha una qualche forma di disabilità. Ma troppo spesso i bisogni dei disabili non sono soddisfatti dalla società in cui vivono.
Dagli anni ‘50 del secolo scorso, le donne e gli uomini con disabilità si battono per un maggiore riconoscimento del loro status quale aspetto dell’identità, prima ancora che come caratteristica distintiva.
È allora che nasce il movimento internazionale puntando all’istituzionalizzazione delle persone con disabilità e con l’obiettivo di fornire loro assistenza comunitaria.
Negli anni ’60 si tengono i primi Giochi Paralimpici, che celebrano i successi sportivi delle persone con disabilità: poi, tra l’80 e il ’90, diversi paesi introducono leggi di tutela delle persone con disabilità, che rendono illegale discriminarle.
Nel Duemila l’ONU detiene le Convenzioni specifiche sui loro diritti. Mente l’adozione di misure per aumentare il numero di persone con disabilità che lavorano e per ridurre il divario occupazionale della disabilità risale agli anni dal 2010.
Oggi sempre più disabili sono personalità della musica, dello spettacolo, dello sport, artisti, modelli, influencer.
In occasione della giornata odierna, la RAI, particolarmente sensibile all’argomento, propone su radio, tv e web una programmazione speciale finalizzata alla sensibilizzazione e informazione.
Su Rai1, finestre sul tema a “Uno Mattina”. Inoltre, domani 4 dicembre a “Uno Mattina in Famiglia”.
Rai2, nel programma dedicato all’inclusione e alla solidarietà “O anche no” presenta “Lo sport è di tutti”, con la partecipazione di atleti paralimpici, personalità del mondo dello sport e della società civile, oltre ad un approfondimento dedicato all’Afghanistan,su sport e disabilità.
Rai Scuola propone nuovamente alcune puntate del programma TOOLBOX sull’integrazione attraverso lo sport, dedicate tra l’altro a una campionessa paralimpica di scherma, a una maratoneta supportata da un esoscheletro, atleti di basket in carrozzina, un giocatore della nazionale calcio amputato, un piccolo nuotatore del corso tuffi per bambini neurodiversi del Foro Italico della Capitale.
Rai Movie vede in programmazione in prima serata “Ogni tuo respiro”, storia di un giovane keniano che lotta contro la poliomielite.
RaiPlay ha in homepage contenuti a tema, come le opere realizzate grazie al contributo della Direzione Pubblica utilità e la serie originale RaiPlay “I Fantastici – fly2tokyo”, con l’atleta e campionessa paralimpica Bebe Vio. Inoltre, tre puntate di “ConverseRai” con Luca Pancalli, presidente Comitato Italiano Paralimpico, Roberto Vitali, co-fondatore e ceo di Village for all, suor Giuliana Galli.
Su Rai Cinema, tra i vari documentari, il pluripremiato “Intolerance”, cortometraggio in esclusiva RaiPlay, sulla storia di un senzatetto sordomuto che salva una ragazza da una violenza, “Tanta Strada”, a cura di Rai Documentari e Rai per il Sociale, un viaggio di un gruppo di amici in Emilia-Romagna sulla disabilità vissuta in luoghi insoliti. Selezione dei più nuovi film e fiction che affrontano il tema, quali “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipani, “Wonder” di Stephen Chbosky.
In “Il giorno e la storia” su Rai Storia si parla di come è stata celebrata la Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili fino dal 1992, quando fu istituita dall’ONU.
Teresa Lucianelli