Giornata nazionale contro Pedofilia e Pedopornografia
Nota di Luca Barbareschi in occasione della ‘Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia e pedopornografia, istituita proprio dal direttore artistico dell’Eliseo con Legge 4 maggio 2009, n.41.’.
Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine al Papa per la trasparenza con cui sta affrontando il tema della pedofilia nella Chiesa e ringraziare le molteplici associazioni impegnate nella prevenzione della pedofilia e nella lotta contro la violenza sulle donne, come ad esempio La Caramella Buona Onlus che sta raccogliendo numerose vittorie nei tribunali a carico di pedofili e stupratori, ottenendone la condanna al carcere. Così Luca Barbareschi, ideatore della Fondazione ‘Luca Barbareschi Onlus – dalla parte dei bambini’ ricorda che domani, 5 maggio, si celebra la Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia e la pedopornografia, istituita proprio dal direttore artistico dell’Eliseo con Legge 4 maggio 2009, n.41.
E domani, nelle due sale di Via Nazionale, questo importante momento di riflessione per la prevenzione e contrasto di tale inaccettabile forma di violenza sarà ricordata prima dell’inizio degli spettacoli.
La pedofilia è una tragedia – continua Luca Barbareschi – Non dobbiamo tollerare gli abusi sui minori. Dobbiamo difenderli e dobbiamo punire severamente chi abusa di loro, per questo è fondamentale una maggiore sinergia tra istituzioni, scuole, servizi sociali e sanitari, associazioni e famiglie. I bambini vanno difesi, salvaguardati, tutelati e protetti. Il loro futuro va messo al centro delle nostre riflessioni e delle nostre scelte. L’unica via è la consapevolezza di agire e la volontà di arrivare prima che queste immani tragedie si compiano.
Nel 2016 proprio al Teatro Eliseo il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa per promuovere azioni sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole. Per combattere questo squallido fenomeno, anche nel mondo virtuale – conclude l’artista – è di primaria importanza rompere il muro del silenzio sul tema, fare fronte comune e puntare alla prevenzione in tutti i contesti: scuola, sport, turismo.