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Rallenta Piazza Affari dopo lo sprint dell’avvio sullostop del Colle al governo targato Lega-M5S con la indisponibilità a sottoscrivere la proposta dell’economista Paolo Savona a ministro dell’Economia e alla conseguente rinuncia del premier incaricato Giuseppe Conte a formare il governo. I listini milanesi girano in rosso: il Ftse Mib cede lo 0,56% a 22.272 punti, mentre l’All Share perde lo 0,58% a 24.454. E intanto cresce lo spread a 206 punti base, dopo essere calato a 193 in avvio di giornata.
Nel resto del Vecchio Continente, mentre Londra è chiusa per festività, Parigi segna +0,05% e Francoforte +0,06%, si attendono novità sul fronte internazionale a partire dalle trattative in corso per il nuovo vertice tra il presidente nord coreano Kim Jong Un e quello americano Donald Trump per il 12 giugno. Intanto Kim Jong Un ha dichiarato di essere impegnato nella denuclearizzazione ‘completa’ nella penisola coreana e ha anche detto che collaborerà per portare pace e prosperità attraverso il successo del vertice. Fronte caldo anche quello del petrolio, in scia al fatto che i principali produttori mondiali di greggio -Russia, Strati uniti e Arabia Saudita- starebbero di allentare i limiti di produzione.
Tra le blue chips milanesi, pesanti Bper Banca che perde il 3,78% dopo un passaggio in asta di volatilità, Ubi Banca -2,43%, Banca Generali -4,46%, Intesa Sp -1,46%, Unicredit -0,95%. Positive le Prysmian che avanza dell’1,04%, le Ferrari (+0,93%) e le Unipolsai (+0,87%)
