Come l’anno scorso le condizioni meteo hanno rischiato e forse ancora rischianodi far saltare la Ponte di legno – Val Martello, una delle tappe più dure, se non la più dura di questo 97° Giro d’Italia. “Solo” 153 km ma 56 sono in salita per un dislivello di 4293 metri. Una tappa durissima e condizionata dal maltempo. Non dovrebbe piovere, anzi nevicare, ma fa freddo e la crisi in una tappa così difficile e così fredda è sempre dietro l’angolo. Senza dimenticare che in queste condizioni anche le discese possono trasformarsi in autentici trappoloni. Ecco che allora la Ponte di legno – Val Martello può essere l’occasione per far saltare il banco. Difficile immaginare un attacco di qualche big al pronti – via, quindi sul Gavia, affrontato dal versante più ripido, quello di Ponte di legno, con 16.5 km all’8% di pendenza media. Gran premio della montagna di prima categoria però troppo lontano dal traguardo per ipotizzare qualche azione finalizzata alla classifica generale. Quindi spazio al mitico “Stelvio”, Cima Coppi di questo giro con i suoi 2758 metri di altitudine raggiunti dopo 21.7 km al 7.2% di pendenza media. Siamo a metà tappa, a 70 km d’arrivo e i più audaci potrebbero provare un’azione magari per isolare la maglia rosa Uran. Dicevamo che anche le salite possono recitare un ruolo importante e quella dello Stelvio è molto tecnica e difficile. In conclusione la salita di Val Martello che presenta una pendenza media del 6.2% ma è lunga oltre 22 km e arriva dopo altri 40 km di discesa. Un’ascesa con punte del 14%. In questo momento la tappa è confermata con partenza alle 12.35 e l’organizzazione assicura che le strade sono pulite e sarà gettato del sale per sciogliere eventuale neve sull’asfalto. Sperando che il maltempo non rovini in corsa d’opera questa mitica tappa, già saltata l’anno scorso, e che si preannuncia altamente spettacolare e pronta a sconvolgere il giro. Nella speranza tutta azzurra che Pozzovivo e Aru possano essere protagonisti assoluti.
Sebastiano Borzellino