ROMA. L’economia sommersa e le attività illegali in Italia valgono 208 miliardi di euro, il 12,6% del Pil. E’ la stima dell’Istat per il 2015, e mostra una brusca diminuzione dell’incidenza della cosiddetta economia non osservata sul Pil. Dopo aver registrato una tendenza all’aumento nel triennio 2012-2014, sommerso economico e attività illegali sono scesi infatti di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente, quando valevano il 13,1% del prodotto interno lordo e sfioravano 213 miliardi.