A chiusura della stagione operistica 2022-2023, al Teatro dell’Opera di Roma, dopo venticinque
anni, torna GIULIO CESARE IN EGITTO, l’opera più rappresentata e conosciuta di Georg Friedrich Händel su libretto di Nicola Francesco Haym. Torna e splende ancora dopo tre secoli dal suo debutto al King’s Theatre di Londra nel 1724.
Questa produzione arriva per la prima volta in Italia dopo aver debuttato nel maggio dello scorso
anno al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi ed essere andato in scena anche all’Opéra National de
Montpellier e all’Opera di Lipsia, teatri che lo coproducono con la Fondazione Capitolina.
Giulio Cesare in Egitto è un’opera molto ampia e strutturata, percorre inizialmente un argomento
politico che però si evolve su temi amorosi. Come espone il direttore Rinaldo Alessandrini con
grande chiarezza, l’opera barocca è esattamente all’opposto del concetto della sintesi, è grande, è
retorica, è piena di dettagli, piena di avvenimenti, piena di sorprese. Ognuna delle numerose arie è
preziosa a suo modo, un gioiello musicale anche se ascoltata singolarmente, ma è in seno all’opera
che ogni singolo brano acquisisce ricchezza espressiva.
Sotto la guida del Maestro Alessandrini, grande specialista di questo repertorio, l’Orchestra del
Teatro dell’Opera di Roma, diventa praticamente una formazione barocca, estrema la cura dei suoni
ed efficacissima la restituzione stilistica, sintomo questo di grande duttilità e professionismo.
La regia di Damiano Michieletto è come sempre visionaria, anche stavolta riesce a mostrare il suo
guizzo. Noto il suo amore per la provocazione che va però letta, come lui stesso suggerisce, con la
chiave etimologica del “chiamare fuori”, qualcosa che quindi porta ad una reazione. I suoi spettacoli
sono sicuramente forieri di riflessione e curiosità, le sue interpretazioni arricchiscono regalando
dinamismo e nuova linfa.
Michieletto intravede una sorta di meditazione sulla morte e intesse sulla scena una ragnatela di fili
rossi governati da tre Parche che come da tradizione classica governano gli uomini filando, tessendo
e recidendo il simbolico filo della vita.
Lo straordinario cast è stato scelto con cura, ogni voce ha la sua personalità ben definita come
richiesto dai caratteri dei personaggi, ne risulta un’amalgama musicalmente e narrativamente molto
efficace. Sul palco del Costanzi le voci dei protagonisti sono chiamate ad esibire agilità estreme e
doti interpretative preziose e lo fanno alla perfezione, destando la meraviglia del pubblico molto
attento e partecipe.
Come è noto nel repertorio barocco le voci maschili più acute erano interpretate da castrati, nel
tempo si è poi passati ad affidarle a cantanti femminili en travesti. In questa produzione
significativa ed affascinante è la presenza di controtenori di spicco e pregio come Raffaele Pe nel
ruolo del protagonista Giulio Cesare, Aryeh Nussbaum Cohen in quello di Sesto Pompeo, Carlo
Vistoli e Rémy Brès-Feuillet si alternano per Tolomeo e Angelo Giordano veste i panni di Nireno.
Cleopatra è il soprano Mary Bevan e Sara Mingardo regala grande carica drammatica al
personaggio di Cornelia, così come fa Rocco Cavalluzzi per Achilla. A completare il cast il Curio di
Patrizio La Placa.
Visto il grande riscontro di pubblico appare evidente quanto il Barocco sia amato e desiderato.
L’augurio è che possa essere sempre più presente nelle programmazioni. Giulio Cesare in Egitto
sarà in scena fino a sabato 21 ottobre.
GIULIO CESARE IN EGITTO
Musica di Georg Friedrich Händel
Opera lirica in tre atti Libretto di Nicola Francesco Haym
Prima rappresentazione assoluta King’s Theatre, Londra, 20 febbraio 1724 – Prima rappresentazione
al Teatro Costanzi, 26 dicembre 1955
DIRETTORE Rinaldo Alessandrini
REGIA Damiano Michieletto
SCENE Paolo Fantin | COSTUMI Agostino Cavalca | LUCI Alessandro Carletti | MOVIMENTI
COREOGRAFICI Thomas Wilhelm
PERSONAGGI e INTERPRETI : GIULIO CESARE Raffaele Pe | CLEOPATRA Mary Bevan |
SESTO POMPEO Aryeh Nussbaum Cohen | CORNELIA Sara Mingardo | TOLOMEO Carlo
Vistoli / Rémy Brès-Feuillet 17, 19 ottobre | ACHILLA Rocco Cavalluzzi | CURIO Patrizio La
Placa | NIRENO Angelo Giordano
ORCHESTRA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma in coproduzione con Théâtre des Champs-Élysées,
Parigi, Oper Leipzig, Opéra Orchestre National de Montpellier – Occitanie, Capitole de Toulouse.
Ph.@fabrizio.sansoni
Teatro dell’Opera di Roma, Piazza Beniamino Gigli, 1 – 00184 Roma Tel. 064817003
ufficio.biglietteria@operaroma.it ; www.operaroma.it
Loredana Margheriti