Una riforma ‘epocale’ che “cambia la geografia giudiziaria del Paese, ferma all’epoca dell’unità d’Italia, epoca in cui si girava con le carrozze e non con l’auto e i treni ad alta velocità”. Il ministro della Giustizia, Paolo Severino, è soddisfatta del semaforo verde del consiglio dei ministri sul riordino degli uffici giudiziari. Una riorganizzazione dei distretti giudiziari che farà risparmiare più di 50 milioni di euro senza “incidere sullo stato di salute dell’acciaccata giustizia italiana”. Il decreto legislativo ora passerà alle Commissioni parlamentari per un parere obbligatorio ma non vincolante e prevede la riduzione e l’accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure; la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale; scompariranno anche 647 sedi degli uffici giudiziari dei giudici di pace e ci sarà la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati. Una riforma che non è compresa nel decreto di spending review perché, precisa la Severino, “rappresenta l’adempimento di una delega che ha come obiettivo la riorganizzazione degli uffici giudiziari, con un conseguente recupero di efficienza. Sulla giustizia, infatti, non sono possibili tagli indiscriminati ma solo risparmi destinati a creare efficienza”.
“E’ impensabile e anacronistico mantenere una geografia giudiziaria che risale ai tempi dell’Unità d’Italia”, spiega il ministro. “La parcellizzazione e lo spreco delle risorse giudiziarie ha raggiunto livelli talvolta imbarazzanti. Giusto per fare qualche esempio, esistono sezioni distaccate in cui ben cinque unità di personale amministrativo sono impegnate nel corso di un intero anno ad occuparsi di poco più di un centinaio di procedimenti utilizzando strutture che costano ai cittadini per le sole spese vive (utenze per luce, acqua, telefono e ordinaria manutenzione) circa 50.000,00 euro l’anno”. “A regime – prosegue il Guardasigilli – l’accorpamento dei piccoli tribunali comporterà risparmi e maggiore efficienza. Non andiamo più in carrozza, qualche chilometro in più percorso con mezzi più rapidi di quelli del secolo scorso e su strade migliori aiuteranno la giustizia a viaggiare più speditamente e in maniera più efficiente”. “I costi per questa operazione di razionalizzazione – continua Severino- saranno di entità di gran lunga inferiore rispetto ai vantaggi e ai risparmi che si otterranno a regime e che connoteranno il sistema giudiziario per i prossimi decenni”. Il Ministro si augura che il lavoro fino ad ora fatto “possa essere accolto senza eccessive resistenze localistiche o di categoria” e soprattutto che “i governi che ci succederanno potranno portare avanti questa riforma nel giro di cinque anni. Ma laddove vi sono le condizioni, l’attuazione deve essere immediata”. “Questo si chiama tagliare i rami secchi, non si chiama tagliare la spesa. Di questo tagliare i rami secchi ci siamo riempiti la bocca per anni”. Il riordino degli uffici giudiziari, tiene a precisare il Guardasigilli, “non è una resa alla criminalità, ma il miglior modo per combatterla. Chi dovesse dire il contrario sarebbe una persona non disinteressata”. E critica invece gli avvocati che “scioperano senza sapere quali e quanti tribunali e sezioni distaccate saranno tagliati. Sono una categoria che dovrebbe essere interessata al miglioramento del sistema giudiziario e invece ha preso una posizione pregiudiziale”.
Di seguito l’elenco alfabetico dei37 Tribunalisoppressi:
Acqui Terme; Alba; Ariano Irpino; Avezzano; Bassano del Grappa; Caltagirone; Camerino; Casale Monferrato; Cassino; Castrovillari; Chiavari; Crema; Lamezia Terme; Lanciano; Lucera; Melfi; Mistretta; Modica; Mondovì; Montepulciano; Nicosia; Orvieto; Paola; Pinerolo; Rossano; Sala Consilina; Saluzzo; Sanremo; Sant’Angelo dei Lombardi; Sciacca; Sulmona; Tolmezzo; Tortona; Urbino; Vasto; Vigevano; Voghera.
Di seguito l’elenco alfabeticodelle 38 Procure soppresse:
Acqui Terme; Alba; Ariano Irpino; Avezzano; Bassano del Grappa; Caltagirone; Camerino; Casale Monferrato; Cassino; Castrovillari; Chiavari; Crema; Giugliano in Campania; Lamezia Terme; Lanciano; Lucera; Melfi; Mistretta; Modica; Mondovì; Montepulciano; Nicosia; Orvieto; Paola; Pinerolo; Rossano; Sala Consilina; Saluzzo; Sanremo; Sant’Angelo dei Lombardi; Sciacca; Sulmona; Tolmezzo; Tortona; Urbino; Vasto; Vigevano; Voghera.