“Con la proposta di Conte alla maggioranza la presunzione di innocenza si ferma al primo grado di giudizio, con buona pace dell’art. 27 della Costituzione. La sentenza di primo grado viene equiparata a quella definitiva”. Lo dichiara, in una nota, Enrico Costa, deputato di Forza Italia e responsabile dipartimento Giustizia del movimento azzurro.
“Bye bye appello- prosegue – per chi è condannato in primo grado: il fascicolo verra’ messo in un cassetto della Corte e l’appello celebrato chissà quando. Oggi, il 48% delle sentenze di appello riforma, in tutto o in parte, le sentenze di primo grado. Significa che l’appello ha una sua funzione ben specifica di controllo delle sentenze di primo grado che, una su due, vengono ribaltate o rimodulate. E cosa propone l’avvocato del popolo? Di fatto, di cancellare la celebrazione tempestiva del grado di appello e forse non celebrarlo mai. Inoltre si tenga conto che se c’è un condannato, di norma c’è una vittima del reato che non otterrebbe giustizia. Un obbrobrio incostituzionale”, spiega. “Noi manterremo la nostra proposta abrogativa tout court della riforma Bonafede: i garantisti fasulli del Pd si assumano la responsabilità di seguire i 5 Stelle e votare il loro emendamento soppressivo”, conclude.