Giustizia e Nordio: ‘Con l’abolizione dell’abuso d’ufficio per i sindaci l’Italia decollerà’

Il Paese con l’abolizione dell’abuso di ufficio “cambierà radicalmente. Sindaci e amministratori non saranno più paralizzati dalla paura della firma, la certezza del diritto sarà meglio assicurata, e alcune migliaia di processi inutili, statisticamente già destinati all’assoluzione, saranno eliminati. La giustizia penale, gli investimenti e l’economia correranno più veloci”. Lo afferma, in un’intervista al ‘Messaggero‘, il ministro della Giustizia Carlo Nordio sulla riforma che sta per avere il via libera dal parlamento.

“Il nostro arsenale normativo contro la corruzione è il più fornito nella Ue”, continua il ministro che poi per chiarire la posizione dell’Europa spiega: “Inizialmente la Commissione aveva proposto una norma che rendesse obbligatorio questo reato, anche perché esso è disciplinato diversamente nei vari stati. In Italia lo era in modo assolutamente evanescente, senza i caratteri di tipicità e specificità di una corretta norma penale. Di conseguenza avevamo ogni anno miglia di indagini che, come ho detto si risolvevano nel nulla. Ho spiegato personalmente in varie occasioni questa situazione agli organismi competenti”.

“La presidenza del Consiglio Ue ha accolto la nostra proposta di rendere facoltativo, e non più obbligatorio, il mantenimento di questo reato – aggiunge Nordio – Durante il recente incontro del 14 giugno al ‘Consiglio Giustizia e Affari Interni’ in Lussemburgo, tutti gli Stati membri dell’Ue hanno votato a favore della nostra proposta, e la Commissione ci è venuta incontro. Ora abbiamo un via libera chiaro e definitivo, e devo ringraziare per questo straordinario lavoro tutto lo staff ministeriale i nostri magistrati di collegamento. E ora spero che questo argomento non venga più sollevato”.

Quando al sovraffollamento nelle carceri e a un nuovo decreto annunciato, il ministro risponde: “L’indice di sovraffollamento delle nostre carceri è di poco superiore a quello degli ultimi anni, e inferiore rispetto al periodo 2010-2015. Questo non significa affatto che sia tollerabile: significa che riflette una patologia sedimentatasi nel tempo, ma alcuni rimedi sono già all’orizzonte. Il primo è proprio il decreto legge che sarà approvato in questi giorni: prevede risorse aggiuntive, incrementa la dotazione organica del personale penitenziario, accelera la costruzione di nuovi padiglioni e semplifica la procedura della liberazione anticipata”.

“Ma lo stesso pacchetto che contiene l’abolizione del reato di abuso d’ufficio inciderà significativamente sul sovraffollamento, perché attribuisce la competenza dell’ordinanza di custodia cautelare a un organo collegiale, previo interrogatorio dell’imputato. – Poiché i detenuti in attesa del giudizio di primo grado sono quasi diecimila, questo numero sarà sensibilmente ridotto. Aggiungo che per i minori stiamo stipulando accordi con alcune Regioni per accoglierli in comunità. Abbiamo già raggiunto un risultato con la Lombardia”.

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