In questi giorni, infatti, si sta discutendo della riforma sulla Giustizia. L’ex giallorosso sembrava pronto alla levata di scudi in favore dei “valori” grillini. Quali siano questi valori rimane un mistero, data la natura ondivaga dei posizionamenti politici di Conte, che è stato alleato con quasi tutte le forze politiche presenti in Parlamento, svolgendo prima la funzione di sintesi “populista”, per poi trasformarsi in un campione del progressimo al fianco dell’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti, ma non è questo il punto. In questa fase si è parlato pure della possibilità che i grillini sfilassero i loro ministri dall’esecutivo in caso di mancato accoglimento delle loro proposte sulla Giustizia.
“Giuseppe Conte conosce le posizioni dei gruppi parlamentari e sta lavorando per trovare una mediazione sulla giustizia. Non si tratta della finale degli Europei di calcio, ma di una delicata discussione politica. Sono certo che nessuno sia disposto ad accettare che vi siano sacche d’impunità in Italia: in particolare se si tratta di mafia. Tutti invece riconosciamo la necessità di avere tempi certi per la giustizia come condizione imprescindibile per accelerare gli investimenti nel post-pandemia”. È quanto scrive sui social il sottosegretario all’Interno in quota M5S, Carlo Sibilia.
“Conte bene ha fatto a rappresentare al Presidente Draghi le proposte del MoVimento 5 Stelle nel tentativo di superare la logica delle ‘bandierine’. Una giustizia affidabile, decisa e veloce deve essere la priorità per tutti a prescindere dal colore politico. Se si alzano continuamente i toni, nessuna mediazione sarà mai sufficiente per le tifoserie; se invece si usa equilibrio si può raggiungere un accordo soddisfacente. Evitiamo di basarci sul titolo di qualche giornale per dare un giudizio su ogni argomento e fidiamoci del Presidente – e avvocato – Conte”.