Via libera all’unanimita’ del plenum del Csm alla nuova circolare sull’organizzazione delle Procure: una disciplina “chiara e organica” che, a 10 anni dalla riforma dell’ordinamento giudiziario, definisce linee organizzative per gli uffici di Procura, con l’obiettivo di “fornire certezza e prevedibilita’ nelle scelte” e anche di “prevenire conflittualita’ all’interno degli uffici”. Si tratta della prima circolare sulle Procure approvata nelle scorse settimane, dopo piu’ di 2 anni di lavoro, dalla Settima Commissione di Palazzo dei Marescialli e oggi votata all’unanimita’ dall’assemblea plenaria. Tra i punti piu’ qualificanti della circolare, basata su “una costante promozione dei principi di partecipazione e leale collaborazione all’interno degli uffici requirenti”, la previsione del progetto organizzativo, quale “strumento cardine di gestione dell’attivita’ dell’ufficio, nel quale alla discrezionalita’ delle scelte rimesse al procuratore si accompagna la salvaguardia dei fondamentali valori della prevedibilita’, della trasparenza e della verificabilita’”.
Per questo, la circolare prevede “precise sequenze procedimentali” con il coinvolgimento e il contributo che possono fornire i Consigli giudiziari e il Consiglio superiore della magistratura. Viene poi individuato uno statuto minimo delle attribuzioni del procuratore aggiunto – per il quale il legislatore del 2006 non aveva individuato compiti e funzioni nell’architettura dell’ufficio – garantendo che a tale figura, al di la’ delle specifiche disposizioni organizzative, vengano effettivamente riconosciuti compiti di semidirezione. Un altro punto riguarda l’assenso, il visto e la revoca delle assegnazioni dei fascicoli ai pm: la circolare richiede al procuratore della Repubblica una compiuta procedimentalizzazione dell’istituto dell’assenso, previsto dalla legge come obbligatorio per le misure cautelari.