Dal 2 al 4 agosto, la Val di Sole accoglie tutti gli amanti dell’adrenalina e dello sport. Questo scenario magico, incastonato tra ghiacciai perenni, picchi maestosi, foreste e torrenti misteriosi, ospiterà la tappa italiana della Coppa del Mondo UCI MTB 2019. Durante un intero weekend di competizioni, tra Downhill, Cross Country e Four Cross, i migliori specialisti del mondo si sfideranno su questi tracciati spettacolari.
La Val di Sole è da anni una vera biker-friendly zone. Anche quest’anno Daolasa di Commezzadura ospiterà diversi eventi per tutto il weekend, compreso un party non stop presso il nuovo Bike Park. Dal punto di vista sportivo, lo spettacolo inizierà venerdì 2 agosto con la specialità più incerta ed elettrica della Mountain Bike, il Four Cross: sorpassi e manovre spericolate per i bikers più temerari.
Sabato 3 agosto toccherà alla gara simbolo della MTB: il Downhill. Serviranno adrenalina e coraggio per sfidare il temibile Blake Snake, il percorso che da vent’anni affascina tutti gli appassionati. 540 m. di dislivello per 2400 m. di lunghezza, una pendenza media del 22% con punte del 40%. Il campione in carica Amaury Pierron è il grande favorito insieme al giovane LoÏc Bruni. Tra le donne si vivrà il duello tra le campionesse Tracey Hannah, Rachel Atherton e Veronika Widmann.
Il programma si chiuderà domenica 4 con la gara di Cross Country, la disciplina Olimpica della Mountain Bike. Sassi, radici, appoggi naturali e passaggi XCO-gravity sono le parole chiave di un tracciato di 4 Km con 190 metri di dislivello. Lo svizzero Nino Schurter, dominatore della Val di Sole in sei delle sette edizioni disputate, è ancora l’uomo da battere. Fra le donne, occhi puntati sulla campionessa in carica Maja Wloszczowska.
La Mountain Bike è uno sport duro, una sfida contro le leggi della fisica e la forza di gravità. Uno sforzo prolungato nel tempo, dove si affrontano salite impossibili ed elettrizzanti discese, in cui tecnica e coraggio si mischiano in un cocktail esplosivo. Gli atleti della MTB sono ambasciatori perfetti di uno stile di vita che sposta il traguardo del possibile sempre un po’ più in là, oltre l’ultima curva, dopo l’ultima picchiata. Un mondo dove fango, polvere e pioggia sono elementi inevitabili del gioco. Ostacoli, ma anche un’opportunità di crescita.
Lo sport, d’altra parte, è sempre uno strumento di superamento personale, una sfida lanciata verso i propri limiti per definire chi siamo e, soprattutto, chi possiamo e vogliamo diventare. Il talento però non basta, servono tenacia, costanza e ambizione per puntare ad essere i migliori. Ma anche i migliori strumenti, per non trasformare il coraggio in inutile follia.
Oltre al coraggio ed alla sua fedele bicicletta, l’atleta MTB conta anche su altri indispensabili accessori: caschi, guanti, tute ed occhiali sono elementi necessari per primeggiare. Anche un talento puro come Greg Minnaar ha costruito la sua leggenda sulle migliori scelte per il proprio equipaggiamento: come gli occhiali Airbrake MTB Goggle di Oakley, pensati per non temere la polvere, gli appannamenti, il surriscaldamento e lo sporco.
Oppure, il casco DRT5, progettato, disegnato e provato da mountain bikers professionisti, tra cui il tre volte campione del mondo Downhill Greg Minnaar. Una struttura in silicone, studiata per consentire il miglior transito d’aria, unitamente al massimo della protezione e del comfort, ne fanno uno strumento indispensabile per ottenere quella sicurezza necessaria ad affrontare anche le discese più tecniche.