Ecuadorean violinist Jorge Saade (R) during a concert with the National Symphonic Orchestra of Egypt at Cairo Opera House in Cairo, Egypt, 27 October 2014. EFE/JORGE FUENTELSAZ

Gli effetti terapeutici della musica

Pitagora, maestro, matematico e filosofo greco di 2600 anni fa, fu il primo ad usare la musica come medicina. Infatti la musica secondo Pitagora non è solo una forma di intrattenimento ma un’espressione della pura armonia dell’universo che ha tre effetti sull’essere umano:

  1. Armonizza l’anima umana
  2. Equilibra e purifica la mente
  3. Guarisce il corpo fisico, lo rigenera e lo mantiene in salute

Oggi più di 400 studi scientifici hanno dimostrato che davvero la musica è medicina. I benefici neurochimici della musica sono in grado di potenziare il sistema immunitario, ridurre i livelli di ansia e di contribuire a regolare l’umore in modo più efficace rispetto ai farmaci.

In effetti, la musica viene spesso utilizzato per scopi di auto-trattamento; molti di noi ascoltano la musica per calmarsi o per darsi la carica. E lo facciamo tanto quanto,  se non più spesso,  di quanto facciamo con caffè o alcool. Come altre esperienze piacevoli, ci sono due componenti correlate al godimento della musica: la pregustazione di ascoltare la tua canzone preferita, e poi effettivamente l’ascolto in sé. Il rilascio di dopamina del cervello, rilascio legato alla ‘ricompensa’, è coinvolto in entrambe le fasi. Ma i neuro-scienziati si sono chiesti per decenni se ci fosse qualcos’altro, ossia – cos’è che da alla musica la capacità di indurre benessere e guarigione?

La risposta sta negli oppioidi endogeni. Gli oppioidi endogeni sono sostanze chimiche naturali del cervello, dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche, tra cui le più famose sono le endorfine. Gli oppiodi sono in grado di eliminare il dolore, rallentare l’invecchiamento, innescare il benessere e favorire quindi i processi di autoguarigione.

Un grande rilascio di oppioidi spiegherebbe inoltre l’effetto della musica sul nostro corpo. È risaputo che l’ascolto di musica può innalzare la soglia del dolore delle persone, tanto che in alcuni casi, la musica viene utilizzata per ridurre l’uso di antidolorifici come la morfina.

I neuro- scienziati sono riusciti a isolare quattro aree di intervento:

  • Premio/ricompensa, motivazione e piacere
  • Stress e stimolazione sessuale
  • Sistema immunitario
  • Solidarietà sociale

I ricercatori hanno collegato queste aree a quattro sistemi neuro-chimici primari:

  • Dopamina e oppioidi
  • Cortisolo (e gli ormoni correlati)
  • Serotonina (e gli ormoni correlati)
  • Ossitocina
  • Sappiamo che la musica facilita l’attivazione di processi neurochimici di oppioidi cerebrali che l’intervento farmacologico non è stato in grado di eguagliare

Ci son stati casi in cui grazie alla musica abbiamo ridotto gli psicofarmaci o eliminati del tutto, e abbiamo potuto osservare i benefici associati a miglioramenti dell’umore e dell’attività mentale.

 Gli scienziati suppongono quindi che la musica possa stimolare il rilascio di peptidi oppioidi endogeni nel cervello.

Le prove esaminate forniscono il supporto preliminare per affermare che la musica è tra quelle scelte di vita che possono ridurre lo stress, prevenire le malattie, e gestire il dolore, affermano gli autori dello studio.

Tom Fritz del Max Planck Institute For Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia e Daniel Bowling dell’Università di Vienna, stanno lavorando ad una macchina, la ‘jymmi‘, un particolare tipo di apparecchiatura che associa la musica al sollevamento pesi. I suoni cambiano quando si spinge più forte, e il ritmo della musica corrisponde a quello dell’allenamento. jymmin rende la musica molto piacevole,  si ha la percezione di essere molto espressivi musicalmente, spiega Fritz.

Hanno mostrato che dopo 6 minuti di utilizzo della macchina, la quantità di sforzo che la persona percepisce si dimezza. Abbinando la musica all’allenamento, hanno detto i delegati della conferenza, l’esercizio con le macchine può alzare la resistenza fisica di una persona sopra allo standard.

Mentre la musica deve essere ancora pienamente sfruttata clinicamente, Levitin dice che abitualmente ci avvaliamo dei suoi effetti sul nostro cervello: ‘Molte persone usano la musica per regolare il loro stato d’animo durante la giornata. Usiamo la musica per dare un sottofondo musicale alla nostra giornata. Le persone usano la musica per regolare i loro stati d’animo e creare la colonna sonora della loro vita’. 

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