La presidente dell’associazione ucraini in Italia, Lyubov Karpa, non ha dubbi: “Se saremo chiamati alle armi siamo pronti a difendere la nostra patria. Se i riservisti dovranno partire anche dall’Italia perché richiamati, saremo in prima linea”. In Italia vivono “circa 250mila ucraini con permesso di soggiorno, ma si stima che possano essere in tutto 500mila. Una comunità grande e inserita che vive con apprensione gli avvenimenti in patria. Stanno vivendo con grande preoccupazione questo momento, perché sanno che la loro patria è occupata da un altro paese, la Russia, senza un giusto motivo. Il pericolo non lo sta correndo solo l’Ucraina ma tutto il mondo. Sono infatti a rischio i processi democratici. Ritorna con fermezza sulla vicenda Lyubov, dicendo: “Siamo tutti preoccupati e ascoltiamo quotidianamente i racconti dei nostri cari. L’Ucraina è un popolo storicamente molto pacifico. Ci sono molti intellettuali, molti studiosi. E’ da sempre un paese che ha rispetto per gli altri e che vuole essere rispettato. In più è al centro dell’Europa. Vogliamo un Ucraina libera e unita, che prenda una strada democratica per svilupparsi”.
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