Si presenta sabato 11 giugno 2022 alle ore 18 alla Libreria Raffaello in via Kerbaker 35 Napoli, il libro satirico di Angelo Giuseppe Pizza “Górgo. La vera storia di Ginepra e Lanciaillotto. Fatti e misfatti memorabili delle strane genti della Palude Verde ovverosia sulle conseguenze della buona educazione”, Apeiron Edizioni. Ne parla con l’autore, Alexandra Rendhell tra le letture comiche di Lino Volpe e l’ironia musicale di Francesco Ponzo. Diretta Facebook sul profilo di Comunicati Cultura di Anita e Virgilia Curci, che hanno organizzato l’evento.
Per la redazione di questo volume, Angelo Giuseppe Pizza si ispira all’invito molesto a partecipare ad una gita fuori porta per sfuggire al solito tran tran cittadino e godere delle estatiche magie offerte da quei rari luoghi di pace in cui la natura è ancora incontaminata, in una località introvabile persino sulle mappe, riportata solo con la vaga scritta: «Hic est scelerata gens», qui si trova una progenie di scellerati. Dove finisca la realtà e cominci la favola satirica non è del tutto chiaro in queste 240 pagine esilaranti. Ma perché, dopo 4 miliardi e mezzo abbondanti di anni, un posto è rimasto ancora isolato dal resto del mondo? “Non è che sotto sotto ci sarà una fregatura? Ce lo vogliamo chiedere o no, prima di accettare l’invito?” si domanda l’autore. “Mi raccomando, titubanti acquirenti, non limitatevi a leggere il titolo o la quarta di copertina scorsa celermente in libreria, per giudicare. Comprate, comprate, comprate! E poi fatene quel che volete, della carta di questo libro… Della carta, non del contenuto! I prossimi invitati potreste essere voi!”
L’autore
Angelo Giuseppe Pizza, ingegnere, esperto di rischio sismico ed agibilità delle costruzioni, curatore di saggi letterari ed opere poetiche, ha pubblicato nel 2020 Spiriti Anarchici. Le disavventure spiritiche di uno scrittore fantasma, Gangemi Editore, e con Alexandra Rendhell Viaggio nel Mondo delle Fate, le livre ouvert edizioni.
La casa editrice
Aperiron Edizioni viene fondata a Napoli nel 2001 da Giovanni Di Costanzo che sin dal principio ha manifestato la volontà di creare ponti e aperture nella cultura locale e non solo, per stimolare il dialogo tra la tradizione e l’innovazione.