“Si rischia un effetto domino. Lo spread che sale crea problemi alle banche, che hanno parte degli attivi in titoli di Stato, e vuol dire che saranno costrette a ricapitalizzarsi o a ridurre il credito, che è come chiudere l’ossigeno all’economia. Se poi il rating va giù di due tacche, altro che prolungare il Qe, la Bce per le sue regole non potrà comprare nulla perché il nostro debito sarà considerato ‘spazzatura’. Il merito del credito si valuta per scalini e se ne scendiamo uno rischiamo di rotolare per le scale”.
Così il deputato di Forza Italia Renato Brunetta in un’intervista a ‘Il Foglio’, chiedendo al governo di gettare acqua sulla casa che inizia a bruciare, dopo l’asta di ieri che ha visto i rendimenti dei Btp a 10 anni salire al 3,25 per cento (il massimo dal 2014) e in attesa del giudizio sul rating di Fitch previsto per oggi. “Serve una scelta coraggiosa e responsabile per salvare l’Italia. Lo ripeto, è assolutamente indispensabile anticipare nel senso del rigore e della responsabilità il downgrading quasi certo delle agenzie di rating. Responsabilità e rigore contro lo sgangherato libro dei sogni del contratto giallo-verde. In questo momento così grave serve chiarezza e può farla solo il governo, perché è il governo il produttore dell’incertezza. Ma serve qualcuno che gli dica di smettere. Il presidente del Consiglio Conte recuperi il suo ruolo, altrimenti dopo il caos ci sarà il baratro”, conclude.