Lotta alla disoccupazione, Imu, agevolazioni fiscali e riforma della politica. Il premier Enrico Letta, a termine del ritiro nell’Abbazia di Spineto, indica la road map dell’attività di governo ‘nei primi 100 giorni’. E una prima risposta arriverà già dal consiglio dei ministri di venerdì: il governo dovrebbe varare due decreti per rifinanziare la Cig e ‘congelare’ l’Imu. “In questi giorni il ministro dell’Economia si sta coordinando con i ministeri interessati e le risposte su questo si sapranno venerdì”, spiega in conferenza stampa il presidente del consiglio.
Stop a ministri in Tv. Dopo le polemiche delle ultime ore legate alla partecipazione dei ministri del Pdl alla manifestazione di Brescia contro i giudici di Milano e il duro scontro tra Letta e Alfano arriva la prima contro mosso per evitare scossoni nell’esecutivo. Ai ministri sarà vietato di partecipare “da qui alle elezioni a manifestazioni elettorali a dibattiti radio e tv che non siano incentrati sul programma di governo in relazione ai rispettivi dicasteri”. Insomma i membri dell’esecutivo devono occuparsi solo “di governo, con l’impegno a stare fuori dalle vicende politiche e partitiche”, spiega il presidente del consiglio. Dunque, aggiunge Letta, “la premessa, senza la quale non avrebbe senso il nostro lavoro, é che il governo é fatto di persone che cominciano a conoscersi e a lavorare insieme avendo il più possibile in comune regole di linguaggio basate su franchezza e lealtà reciproca”. Parole che hanno come unico destinatario Angelino Alfano e la posizione del Pdl sulla giustizia ma lo stop ai ministri in piazza e in tv fino alle amministrative, aggiunge il vice premier, evitando ulteriori polemiche, “non é stata materia divisiva ma decisione condivisa e concordata”. Il rischio da evitare, sottolineano Letta e il ministro dell’Interno, é che su temi diversi si possa giocare su più tavoli.
Lavoro. Il primo tema della road map del governo è quello del lavoro e della lotta alla disoccupazione giovanile che costituirà il “primo asse di intervento a partire dal primo provvedimento che il Consiglio dei ministri varerà”, insieme al “rifinanziamento della Cassa integrazione”.
Casa. Il secondo tema è quello della casa: “Il rilancio dell’edilizia, la tutela delle fasce deboli, l’ambiente con ristrutturazioni eco-compatibili. Affronteremo le modalità con cui dare una risposta”. E il premier annuncia che nel consiglio dei ministri di venerdì dovrebbe essere varato un decreto per ‘congelare’ il pagamento della rata Imu prevista per giugno.
Agevolazioni fiscali. Il terzo tema, spiega il presidente del consiglio in conferenza stampa, è quello di “dare messaggi concreti e forti agli italiani, a chi vuole fare qualcosa per il Paese in campi diversi”. Letta ha parlato di “diversi Ddl e atti normativi, un pacchetto di iniziative, semplificazioni, sblocchi, sburocratizzazioni e incentivazioni”.
Riforma della Politica. Si inizia con l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e il varo di una nuova legge elettorale. Il premier ribadisce che “con questa legge elettorale non si può andare a votare, è ciò che vogliamo escludere”. “Vorremmo che la riforma della politica – ha spiegato Enrico Letta – passasse il punto di non ritorno nei primi 100 giorni e si arrivasse a un punto dal quale non si può più tornare indietro e non possa più fallire il processo di riforma della politica e costituzionale”. Il governo sulle riforme si muoverà su ‘diversi binari’, come precisa il premier “Lavoreremo perché il Parlamento avvii un dibattito dal quale nasca rapidamente, a giorni o settimane, una legge costituzionale che istituisca una Convenzione che dovrebbe essere composta dai componenti delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato e lavorerà per riformare la Costituzione”. Inoltre Letta precisa che “contemporaneamente il governo, il presidente del Consiglio, nominerà una commissione per la riforma della Costituzione fatta di esperti esterni scelti mettendo insieme le più importanti personalità, presieduta dal presidente del Consiglio che ne delegherà la presidenza al ministro delle Riforme, e avrà 100 giorni per elaborare opzioni e idee che possano esse base di lavoro per esser utilizzate dalla Convenzione”.
Angelino Alfano nella conferenza stampa ha detto che il lavoro di due giorni ”evidentemente non ha superato i problemi, che ci sono da vent’anni, ma ha consentito di prendere atto di un punto di forza, cioè che il governo non si fa sopraffare dai problemi: siamo qui per il bene dell’Italia, la bussola è questa”. L’obiettivo è ”quello di aiutare i giovani che non hanno lavoro, aiutare gli imprenditori che vogliono assumere, aiutare coloro che rischiano di perdere il posto lavoro. Questa è la missione strategica, perché in tempo di crisi c’è bisogno di occuparsi della crisi e del lavoro”. Lui non lascerà la segreteria del Popolo delle Libertà perché, come spiega il diretto interessato, ”io sono vicepresidente del Consiglio su designazione di Letta e del Cdm perché e in quanto sono segretario politico del Pdl”. ”Il mio partito ha un leader, quindi che il segretario sia al governo non incide sulla presenza e sulla partecipazione alla dialettica politica del partito di cui sono segretario”, ha sottolineato il vicepremier.