Governo, Conte prepara il ‘tagliando’: dopo la Manovra, verifica

Un’alleanza, quella tra Pd e Cinquestelle , sulla quale in pochi avrebbero scommesso. Fatto sta che dopo il passaggio di testimone con la Lega di Matteo Salvini, ora all’opposizione, la neo formazione giallorossa ha avuto un cammino piuttosto travagliato.

Fin qui, non sono mancate polemiche e punzecchiate tra alleati, con il Presidente del Consiglio Conte che, proprio come durante la precedente esperienza del Governo gialloverde, ha vestito in più di una occasione i panni – che ormai ben conosce – da paciere cercando di trovare un punto di mediazione per superare gli attriti.

A rischiare di far inceppare un meccanismo già non particolarmente funzionante , ultimo in ordine di tempo, ci ha pensato la discussione sulla riforma del MES che ha creato più di qualche frizione all’interno della maggioranza, rischiando di far saltare il banco. Tradotto: la tenuta del Governo scricchiola e occorre fare quadrato.

“Un minuto dopo l’approvazione della Legge di Bilancio” dovrà aprirsi la verifica di Governo che è “necessaria” e che dovrà indicare “un cronoprogramma fino al 2023”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Alcune urgenze che il Paese ci chiede sono riforme strutturali – ha spiegato – che non si fanno in due mesi o tre mesi. Non ho nessun motivo per dubitare che l’impegno che verrà fuori dalle forze politiche sarà fino al 2023”.

Il Premier ha proseguito: “Se le forze politiche dovessero rispondere diversamente, perché hanno un orizzonte diverso, ce lo diranno e ci confronteremo”. “Consentiteci di completare l’ultimo miglio la manovra, una volta che sarà approvata ci dedicheremo a progetto un futuro migliore per il nostro Paese e a progettare le riforme strutturali necessarie, e una magna pars del tavolo sarà dedicata a un programma per realizzare in modo più efficace gli investimenti. Tre le direttrici: una razionalizzazione delle risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro regolatorio e ridurre gli oneri burocratici”, ha sottolineato intervenendo al Rome Investment Forum 2019.

La richiesta di verifica, una sorta di “tagliando” sul Governo, era arrivata poco prima da Goffredo Bettini, esponente del Partito democratico, che ai microfoni di 24Mattino su Radio 24: “A gennaio avremo una verifica. Conte si presenterà con una sua agenda e terrà conto anche delle cose successe. Discuteremo un programma che o si approva o non si approva. Non possiamo stare sospesi ogni giorno alle dihiarazioni di Di Maio o a quelle di Renzi. Questo non va bene”.

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