“Al di là dei facili ottimismi del Governo, la situazione economica e sociale rimane estremamente difficile e controversa”. Così Cesare Damiano, presidente dell’Associazione Lavoro&Welfare ed ex ministro del Lavoro.
“I dati relativi al mercato del lavoro, al Pil e alla produzione industriale – prosegue Damiano – forniscono elementi di analisi contraddittori. Il tasso di occupazione segna dei record storici, ma è in discussione la qualità del lavoro e delle retribuzioni, visto il dilatarsi dell’area del lavoro povero. Il nostro Pil cresce, un po’ al di sopra della media europea, ma ben al di sotto delle indicazioni contenute nella legge di Bilancio. L’indice della produzione industriale, secondo i dati pubblicati dall’Istat, diminuisce a gennaio dell’1,2% rispetto a dicembre e del 3,4 su base annua. Per completare il panorama vogliamo commentare i dati elaborati dal Centro Studi di Lavoro&Welfare relativi alla Cig di febbraio”.
“In sintesi, nel mese vengono autorizzate 46,5 milioni di ore, con una diminuzione del 5,33% rispetto a gennaio, ma con una crescita del 13% rispetto a febbraio 2023. Cumulati, i primi due mesi dell’anno vedono una crescita di quasi il 15% rispetto all’anno precedente che si concentra, in particolare, sulla Cig ordinaria. In due mesi le giornate lavorative perse sono quasi 12 milioni. Se consideriamo le ore totali di Cig equivalenti a posti di lavoro con lavoratori a zero ore dall’inizio dell’anno, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per oltre 265mila lavoratori. Per quanto riguarda la perdita salariale, dovuta ai tetti, questi lavoratori hanno perso in due mesi 273 milioni di euro di reddito netto, che equivalgono a 1.035 euro pro capite”, conclude Damiano.