‘Sui temi sociali ed economici il Governo va sfidato mettendo in luce le sue crescenti contraddizioni, dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico. “Di Maio – spiega – predica il lavoro stabile e assume i ‘navigator’ in modo precario; Salvini sventola la bandiera di Quota 100 ed esclude i lavoratori dell’edilizia dall’anticipo pensionistico; si annuncia la fine della povertà mentre si taglia una parte dell’indicizzazione delle pensioni degli operai; si innalza la bandiera del salario minimo e si riapre la strada agli appalti al massimo ribasso che portano al lavoro nero; si sbandiera l’equità e si propone la flat tax che avvantaggia i più ricchi. Il tutto in una situazione di stagnazione dell’economia causata dalle scelte dell’Esecutivo. Il DEF sarà un campo di battaglia, la sommatoria di misure insostenibili. Peggio andrà con la legge di Bilancio che dovrà fare i conti con la crescita zero e con il conseguente rischio di dover attivare le clausole di salvaguardia”. “Siamo in una situazione che si avvita su se stessa e nella quale il prevalere degli interessi elettorali a breve dei 5 Stelle e della Lega, ormai divergenti, pregiudica l’efficacia minima dell’azione di Governo”.
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