Il tempo stringe, e il premier Giuseppe Conte deve verificare nelle prossime ore quanto e come possa ampliarsi la maggioranza per garantire stabilità al governo. Il caso di Lorenzo Cesa, indagato, con le evitabili implicazioni sul partito, pesa sulle trattative di Conte. Con l’ex leader Udc coinvolto nell’inchiesta anti-‘ndrangheta, M5s ribadisce la chiusura a “soggetti indagati per reati gravi”. Intanto le forze politiche, non escludono la possibilità del voto anticipato anche se in molti, soprattutto nel Pd, invitano a cercare al più presto soluzioni per un “programma di legislatura”.
Dal gruppo Pd del Senato giunge l’invito a parlare “con tutti per trovare la quadra di un programma di legislatura”. Bruno Tabacci, a capo della componente dei Cristiano democratici della Camera, dove oggi sono ufficialmente entrati Renata Polverini (ex FI) e Carmelo Lo Monte (che era nel Misto), mette le mani avanti: “Se la maggioranza non si rafforza, il passaggio elettorale sara’ inevitabile”.
“Non abbiamo prodotto noi la crisi, penso che si tratti di vedere se la maggioranza possa essere allargata verificando se si creano le condizioni di un’area liberale e democratica. Se queste condizioni ci saranno bene, altrimenti saranno chiare le responsabilità” ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e dirigente del Pd, Andrea Martella, a Studio 24 su Rai News. “Penso che gli italiani non stiano a desiderare il voto, tuttavia l’istanza del voto è sempre democratica e se la crisi non si risolvere ci affideremo alle valutazioni del Capo dello Stato, ma il voto non lo temiamo e penso che possa essere una delle evoluzioni di questa situazione”.
Poi ha aggiunto: “Questa crisi ha nome e cognome: Matteo Renzi. Noi stiamo lavorando per risolverla, lo abbiamo fatto alla luce del sole in Parlamento e vedremo nei prossimi giorni l’evoluzione. La frattura che possiamo definire scomposta e difficile da ricomporre, gli argomenti che sono stati usati sono di grande contrasto nei confronti del governo. Mi pare che tutto questo non possa essere archiviato come una parentesi. Eppure continuo a vedere in molti parlamentari, anche di Italia Viva, sconcerto per questa decisione, ci auguriamo che anche in quell’ambito si possa aprire una riflessione. Ma penso non si possa archiviare come se nulla fosse”.