Il murales con l'immagine di Luigi di Maio e Matteo Salvini che si baciano disegnato su un muro in via del Collegio Capranica, al centro di Roma, 23 marzo 2018. ANSA/Massimo Percossi

Governo e voto online sul contratto con la Massoneria messa nell’angolo

Chiusa la trattativa lega-M5s sul programma di governo.   Di Maio ha dato il via alla consultazione online sulla piattaforma Rousseau: ‘Fino alle 20 (di ieri)  saranno attive le votazioni sul contratto per il governo del cambiamento’, ha scritto in un post sul Blog delle Stelle, dove è stata pubblicata la versione definitiva del testo.  Aggiungendo: ‘Se voi deciderete che è la strada giusta da percorrere, nonostante quello che dicono tutti i giornaloni italiani e stranieri, nonostante qualche burocrate a Bruxelles, nonostante lo spread, allora come capo politico del MoVimento 5 Stelle firmerò’.

E in serata sempre Di Maio ha reso noto: ‘Più del 94% degli iscritti del MoVimento 5 Stelle hanno detto sì al Contratto per il Governo del Cambiamento! C’è stata una grande partecipazione durante tutta la giornata. Come certificato dal Notaio che ha garantito la regolarità del voto hanno partecipato alla votazione su Rousseau 44.796 persone che ringraziamo una ad una. 42.274 hanno votato sì e 2.522 no. Il MoVimento 5 Stelle approva il Contratto per il Governo del Cambiamento’.

Da notare che sulla versione ‘definitiva’ del contratto di governo Movimento Cinque Stelle-Lega,  sta scritto che non possono diventare ministri o sottosegretari quanti ‘appartengono alla massoneria’.

La versione ‘definitiva’ del contratto di governo è pubblica e al primo capitolo sul funzionamento del governo, nel codice ‘etico’,  viene affermato quanto scritto prima.

Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, afferma:  ‘Quando si inizia a perseguitare la massoneria, il secondo passaggio è che finisce la libertà di tutti’.

 Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, obbedienza massonica, antica da oltre 200 anni, sottolinea: ‘Bisogna leggerlo bene questo contratto: i massoni sono inseriti in un elenco con i mafiosi, i corrotti, i concussi. Tutto molto ridotto, tutto molto pericoloso. La storia parla chiaro con la legge del 26 novembre del 1925, promulgata dal fascismo, che fu l’anticamera della deriva autoritaria del regime. Soltanto Gramsci lo capì. Noi, nella guerra del Grande Oriente, abbiamo aspettato ad emanare una nota su questo contratto, sperando in una modifica del passaggio sulla massoneria così come avvenuto più volte su altri temi. Invece nulla. Tutto questo è assurdo, perché allora vorrebbe dire, faccio un’associazione storica, che se oggi fossero ancora tra noi Giuseppe Garibaldi, Giosuè Carducci, Meuccio Ruini, Enrico Fermi, non potrebbero fare i ministri. Siamo oltre la minaccia. Siamo già alle vie di fatto. Con questo contratto, ad una precisa categoria di persone viene vietato di dare il proprio contributo al Paese. E’ un pregiudizio che viene da lontano e vede la massoneria alla base di tutti i complotti. Questo pregiudizio è forte in Italia e nei paesi guidati da regimi dittatoriali. Nelle democrazie compiute, spazio per i massoni c’è. Incontriamoci, parliamone e spieghiamoci. Perché non volete i massoni nel governo?. Quello che avete fatto vuol dire considerare un intera categoria di persone, con la loro storia, con la loro vita e il loro lavoro, indegna della vita pubblica. Dunque ora dovete convincere anche me perché non saremmo indegni. Ma tanto non ci riuscirete…’.

Nel frattempo, anche il Consiglio Federale della Lega ha sostanzialmente condiviso la linea del contratto  in attesa del responso dei gazebo di  domenica, dove è stato predisposto un referendum con 10 quesiti.  Con il via libera della ‘base’, di entrambe le parti, il contratto firmato sarà consegnato lunedì a Sergio Mattarella.

Antonelle Di Pietro

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