Il segretario federale della Lega Matteo Salvini (S) con il capo politico del M5S, Luigi Di Maio (D), durante il vertice al Pirellone, in una immagine pubblicata sul profilo Twitter di Salvini, 12 maggio 2018. TWITTER MATTEO SALVINI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++

Governo: faccia a faccia Salvini-Di Maio

Lo si potrà chiamare, forse, il governo del Pirellone. Lontano da Roma Luigi Di Maio e Matteo Salvini smussano le distanze e iniziano a mettere nero su bianco il ‘contratto per il Governo del cambiamento’. Il passo da qui alla chiusura dell’accordo è più agevole, anche se l’intesa sul programma non è totale. Oggi, in un round che si preannuncia decisivo, tutti i 20 e più punti del contratto dovranno avere la vidimazione dei due partiti. Perché il tempo stringe e sia M5S sia la Lega non vogliono rischiare nel chiedere altro tempo al Colle.

‘C’è sostanzialmente un accordo sui punti chiave’, dice Matteo Salvini mentre è in corso al Pirellone il vertice con il capo politico M5s Luigi Di Maio con il quale, fa sapere, ‘abbiamo parlato di temi e non di nomi’. Rispetto ad altre ipotesi di governo – ha detto ancora – che vengono da Marte e di ministri se c’è accordo sui punti fondamentali è meglio un governo che si impegni sulla base di un programma. Il lavoro è molto proficuo. Credo si chiuderà domani, ha detto il deputato del Carroccio Claudio Borghi lasciando per impegni personali l’incontro. La trattativa, ha detto di Maio arrivando all’incontro,  come vedete va avanti e mi riferiscono che sta andando molto bene. A chi gli chiede se la riabilitazione di Silvio Berlusconi possa avere qualche influenza Di Maio replica: ‘Assolutamente no’.

Abbiamo parlato di conflitto di interessi? Di tutto. Senza voler punire nessuno,  ha detto Salvini,   ma nessuno nemmeno nell’ambito dei 5 Stelle ha mai pensato a leggi punitive o restrittive che mettano a rischio l’economia, lo sviluppo o i posti di lavoro. È un dibattito che non c’è mai stato’. Stiamo lavorando anche a questo, anche se ovviamente non è una delle mie priorità.

‘Se domani stiamo qua a scrivere, evidentemente non possiamo essere al Quirinale’. Così Matteo Salvini risponde a chi gli chiede se con il M5S domanderà più tempo al Colle per la formazione del governo. Contiamo di portare a Mattarella un’idea di Italia positiva per i prossimi anni e lo ascolteremo col massimo rispetto, aggiunge lasciando la riunione al Pirellone. ‘Ho riletto anch’io Einaudi. Ma va letto tutto, scrisse di un Paese fondato sull’autonomia. Einaudi è un grande. Noi contiamo di portare a Mattarella una idea positiva di Italia,   ha risposto Salvini ai giornalisti, poi lo ascolteremo con tutto il rispetto che merita il presidente della Repubblica. Ho visto, ha quindi risposto il segretario della Lega a chi gli chiedeva un commento,   che oggi ha giustamente citato un grandissimo Einaudi. E io mi sono riletto quello che Einaudi scrisse nel 1944 su un Paese fondato sulle autonomie e le comunità locali e dove il prefetto ripugna alla democrazia. Quindi Einaudi è un grande, e leggerlo tutto fa bene…’.

Siamo sulla buona strada – ha detto Di Maio in un video su Facebook – sono ottimista e non solo sulla discussione al tavolo ma per quelli che la temono e ci stanno attaccando: vuol dire che siamo sulla buona strada. Sono quelli che fanno parte della vecchia politica e attaccano questo governo che ancora deve nascere: più ci attaccano e ci snobbano e più vuol dire che siamo sulla buona strada.

In cima alla copertina compaiono i simboli del M5S e della Lega

 

 

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