La richiesta di un passo indietro in cambio dell’impegno della Lega Nord di sostenere il successore indicato da Silvio Berlusconi, sia esso Angelino Alfano o un altro esponente del Pdl. Secondo quanto si è potuto apprendere da qualificate fonti leghiste, sarebbe stata questa la via di uscita offerta dal Carroccio al premier.
Dalle indiscrezioni che filtrano dalla riunione che Umberto Bossi ha convocato questo pomeriggio in via Bellerio, il ministro Calderoli sarebbe stato inviato espressamente dal segretario federale ad Arcore per vestire i panni dell’ambasciatore e portare all’attenzione di Berlusconi l’offerta del Carroccio: dimissioni subito, indicando però il nome di un successore che la Lega Nord sarebbe pronta a sostenere. L’offerta leghista, però sarebbe stata fermamente respinta da Berlusconi, contrario a un passo indietro perché si dice sicuro di avere i numeri in Parlamento per andare avanti. Una posizione già ribadita oggi dopo il tam tam sulla sua eventuale salita al Colle per rassegnare le dimissioni. Il no alla “mission” di Calderoli sarebbe stata giudicata con scetticismo da via Bellerio. La loro via d’uscita offerta al Premier sembra soprattutto tattica perché darebbe ai leghisti, dilaniati da contrapposizioni interne, il tempo di riuscire a risalire nei sondaggi nel caso dovesse essere cambiata la legge elettorale.