Governo Meloni pronto a modificare la struttura dell’Irpef

A indicare la road map è stato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo spiegando che “i capitoli sono corposi”

Il Governo è pronto ad accelerare sulla riforma fiscale che rappresenta uno dei punti cardine del programma. A indicare la road map è stato ieri il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.

Riforma fiscale, Governo a lavoro

“Stiamo lavorando alacremente sulla legge delega” relativa alla riforma del sistema fiscale, ha detto Leo spiegando che “i capitoli sono corposi, e che io conto di portare in CdM il testo entro fine febbraio, prima decade marzo al massimo”. “Semplificazione e certezza del diritto”, gli obiettivi della riforma, “poi vogliamo rivedere lo statuto dei contribuenti e ridurre le tasse a chi investe nell’impresa”, ha detto nel suo intervento al sesto Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili. “Sui numeri ci siamo ragionando compatibilmente con le risorse a disposizione”.

Scaglione Irpef, il piano

Il testo, ha spiegato ancora Leo, “sarà suddiviso in 4 parti: principi generali, tributi, provvedimenti e testi unici”. “Sarà una legge delega così puntuale e articolata che rappresenterà una svolta per il nostro sistema Paese”. “Vogliamo addolcire la curva delle aliquote dell’Irpef. Lavoriamo sull’ipotesi di scendere a 3 aliquote: un passaggio da 4 a 3 aliquote è possibile come primo intervento di questa legislatura, per poi progressivamente ridurre ulteriormente”.

Al 23%, al 27% e al 43%. Ovviamente una riforma di questo genere può arrivare solo se si trovano prima le coperture necessarie, senza scostamenti di bilancio, come spiega lo stesso Leo. L’esecutivo pensa anche ad introdurre il quoziente familiare, basando la tassazione sul numero di figli ma qualora si decidesse di intraprendere questa strada bisognerà valutare attentamente vantaggi e svantaggi,

Quoziente familiare e Irap, le novità

Al vaglio anche la possibilità di eliminare l’Irap per tutti i soggetti non-Ires e semplificare il sistema sanzionatorio”. Leo ha anche parlato di flat tax che – ha spiegato – “non è un meccanismo premiale, ma di semplificazione, è un meccanismo per semplificare la vita del contribuente non ad agevolarla”.

Con la Legge di Bilancio infatti, la flat tax è stata estesa agli autonomi con redditi fino a 85mila euro ed è stata introdotta anche quella incrementale, ma nelle intenzioni dell’esecutivo c’è di applicare la tassa piatta anche ai lavoratori dipendenti.

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