Governo pensa a riforma schema garanzie statali per finanziare infrastrutture

Il governo intende riformare l’attuale sistema di garanzie statali per creare un nuovo schema volto a incoraggiare gli investimenti privati ​​nelle infrastrutture strategiche.

Lo ha detto oggi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’Ania Insurance Summit 2023.

La mossa rientra nella politica del governo di eliminare gradualmente le politiche di sostegno adottate dal 2020 in risposta alla pandemia di Covid-19 e alla crisi energetica esacerbata dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

Al 31 dicembre 2022, le garanzie statali ammontavano al 15,8% del Pil, secondo i dati del Tesoro di aprile, leggermente inferiori al 16,1% del 2021.

“Stiamo lavorando a una iniziativa di portata sistemica, che segnerà un deciso cambio di passo nel modo in cui finanziamo la spesa per investimenti su infrastrutture di pubblico interesse”, ha detto Giorgetti.

Il ministro ha aggiunto che le garanzie statali non dovrebbero più essere utilizzate per immettere forti quantità di denaro liquido nell’economia come è stato fatto durante la pandemia ma adottate come “strumenti selettivi”.

Dopo la crisi di Eurovita, il governo prevede anche di istituire un fondo di garanzia volto a proteggere gli assicurati e finanziato con i contributi dei gruppi assicurativi.

Un fondo del genere “avrebbe la finalità di garantire la tutela degli assicurati soprattutto nel ramo vita, in modo da sostenerne la fiducia nel mercato e concorrere alla stabilità del sistema finanziario”, ha affermato Giorgetti.

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