“Bisogna partire dalle ragioni che hanno portato al declino del governo attuale e preparare le basi di una maggioranza costruita attorno a un progetto di lunga durata, sottoscritto in modo preciso da tutti i componenti della coalizione. È un compito difficilissimo ma non impossibile”. Così Romano Prodi su Il Messaggero.
“Un esercizio di questo tipo, come ho già più volte messo in rilievo nei giorni scorsi, è stato messo in atto in Germania.È vero che il confronto fra democristiani e socialisti muoveva da passate esperienze comuni, ma le differenze fra loro erano state raramente così radicali come nell’ultima campagna elettorale”, aggiunge Prodi.
“Eppure è stato formato un governo che, anche nelle difficoltà dell’attuale congiuntura, riesce ad avere una condivisa linea di condotta. Ciò è stato possibile grazie a una lunga trattativa, nella quale sono stati definiti non solo gli orientamenti politici ma anche le priorità delle decisioni e i numeri degli impegni finanziari necessari per metterle in atto”, dice Prodi.
“Un accordo completo, rigoroso ed analitico. Si dirà che l’Italia non è la Germania, ma la necessità di un tentativo di questo tipo è maggiore a Roma che a Berlino perché non solo noi, ma tutti i nostri amici stranieri, si stanno chiedendo cosa faremo in futuro”, conclude Prodi.