Governo: Su stipendi parlamentari decideranno le Camere

Palazzo Chigi non interverrà sugli stipendi di deputati e senatori. Tutte le decisioni dovranno essere prese solo dal Parlamento. Il governo non si sostituirà anche di fronte all’inerzia dei membri di Camera e Senato. Il governo di Mario Monti si tira, giustamente fuori, e lascia la patata bollente nelle mani dei parlamentari. In questa materia, precisa in una nota la Presidenza del Consiglio, la “competenza appartiene alle Camere e non esistono poteri sostitutivi”. Cari onorevoli e senatori, è il ragionamento dell’esecutivo, in questo particolare momento di crisi dovete essere voi a decidere sui vostri stipendi e rendere conto, poi, agli elettori. Il governo dei professori non vuole e non può prendersi alcuna responsabilità su questo tema. Anche Enrico Giovannini,  presidente dell’Istat e della commissione sugli stipendi pubblici, si tira fuori. E ribadisce che la scelta deve essere fatta dai politici e non dai tecnici. “Chiedere a degli statistici di prendere decisioni al posto dei politici è un grande equivoco che è nato attorno a questo dibattito”, chiarisce a Tgcom24. Non si aspetta delle decisioni prese “a partire dai nostri dati, ma mi aspetto che ci siano poi risposte politiche. L’automatismo di certi calcoli può produrre risultati che distorcono la volontà del legislatore”. E ribadisce, rispondendo anche alle critiche che la sua commissione, composta da tecnici anche internazionali, che “noi siamo stati chiamati per fornire dei dati, il resto spetta alla politica”.

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