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Si torna negli “States”. Prima volta nel Texas. Circuito nuovo ma la Red Bull ha subito messo le cose in chiaro. La Ferrari stupisce ancora una volta. Scelta strategica per evitare di danneggiare, ulteriormente, Alonso che partirà, molto più staccato, alle spalle delle due vetture della scuderia austro-inglese. Dicevamo di una scelta strategica. A volte non hanno avuto successo le alchimie dai box. Ecco l’ennesimo colpo a sorpresa. Massa, scatola del cambio riparata od almeno questa è la versione ufficiale, visto che sono stati tolti i sigilli, arretramento di cinque posizioni, scivolando all’undicesimo posto e Alonso che evita, magicamente, la parte della pista sporca partendo dalla settima posizione. Massa ci rimette, speriamo solo che ci guadagni lo spagnolo. Pronti partenza e via, Alonso recupera tre posizioni, sembra aver pagato la scelta dei box, e si porta alle spalle di Hamilton con le due Red Bull che mantengono le posizioni. Dopo tre giri lo spagnolo, però, è già staccato di cinque secondi. Tutto può succedere ma va detto che sarà dura. Al 12’ giro la lotta è solo tra Vettel ed Hamilton con Webber ed Alonso staccati. Massa risale al settimo posto. Al 18’ giro primo colpo di scena. Webber abbandona la macchina in una via d i fuga. E’ fuori. Alonso è terzo ma staccato di tredici secondi dai primi due. Massa, giunto al quinto posto, tenta l’aggancio a Raikkonen. La gara scivola via senza ulteriori colpi di scena con Vettel sempre in testa e Hamilton ad inseguire, anche dopo il cambio degli pneumatici. La speranza di Alonso ? Halmilton. Solo l’inglese può superare il pilota Red Bull. Manco a dirlo il pilota Mc Laren supera Vettel. Siamo al 42’ giro, 12 al termine. Alonso, indirettamente, guadagna ben otto punti. Alla fine la spunta, meritatamente, Hamilton, secondo Vettel e terzo Alonso. Ottimi quarto posto per Massa. In Brasile la resa dei conti con il tedesco che ha un vantaggio di tredici punti sullo spagnolo.
Michele Pisani
