Terremoto a Downing Street. Damian Green, numero due dell’esecutivo britannico guidato da Theresa May si è dimesso. Green era finito nella bufera per un archivio di foto porno che era stato trovato anni fa nel suo computer di deputato a Westminster. Green si è dimesso dopo che era venuto alla luce che aveva fatto delle affermazioni ‘inesatte e fuorvianti’ su ciò che sapeva sulla denuncia nei suoi confronti per pornografia.
Nella sua lettera di dimissioni – precisa la Bbc – Green si è scusato per il suo comportamento. Green, 61 anni, vicepremier e segretario di Stato, era finito sotto inchiesta per condotta inappropriata. Inoltre era stato anche accusato di avere fatto delle avances a una giornalista, Kate Maltby, nel 2015. A quanto riferisce la Bbc, l’indagine interna ha infatti giudicato nel complesso ‘plausibile’ il racconto di Maltby.
Le dimissioni di Green sono un brutto colpo per May, perché era il suo più fidato alleato nel governo, fragile e spaccato per la fronda interna sulla Brexit dove molti ministri non perdono occasione, ed infatti lo ha difeso fino all’ultimo. May si è detta ‘profondamente triste’ di questo epilogo, in un comunicato di risposta diffuso da Downing Street nel quale non ha lesinato elogi al ruolo politico e di governo del suo ormai ex braccio destro aggiungendo tuttavia di aver accettato le dimissioni che ella stessa gli aveva chiesto poche ore prima a causa delle violazioni emerse nell’inchiesta del nuovo ‘codice di condotta’ fissato per i componenti del gabinetto.