Le nuove divergenze al governo riguardano le grandi opere. La manifestazione Sì Tav di Torino ha espresso chiaramente il punto di vista della Lega, intenzionata ad andare avanti con la costruzione delle infrastrutture strategiche, mentre il Movimento Cinque Stelle continua a tirare il freno anche alla luce delle promesse fatte in campagna elettorale.
‘Tutte le opere si faranno. Mose, Tap, terzo Valico, Pedemontana. Si va avanti, punto. Tav? Aspettiamo che finisca l’analisi del rapporto tra i costi e i benefici’, queste le dichiarazioni di Matteo Salvini riportate da il ‘Corriere della Sera’. Il numero uno della Lega poi alza il tiro facendo sapere, sempre in riferimento alla Tav, che dal suo punto di vista sarebbe giusto e corretto portare a termine un lavoro iniziato.
Al leader del Carroccio ha risposto il collega vicepremier Luigi Di Maio, il quale ha voluto specificare che l’analisi sul rapporto costi/benefici non riguarda solo la Tav ma tutte le grandi opere. Tradotto, al momento nessuna decisione è stata prese su nessun progetto.
Insomma, la distanza tra le parti continua ad essere evidente. Gli esponenti e i deputati della Lega che operano al Nord non hanno dubbi: la Tav va fatta e confidano proprio in Matteo Salvini perché il progetto vada avanti. In casa Movimento Cinque Stelle gli elettori sperano invece che Di Maio possa mantenere fede alla parola data riflettendo bene e a lungo sul da farsi. Dopo il caso Ilva non sono ammessi errori, visto che centinaia di voti sono già andati letteralmente in fumo dopo che i manifestanti del Sud hanno deciso di dare fuoco alle proprie tessere elettorali.
Matteo Salvini non sembra comunque intenzionato a scatenare una nuova crisi di governo.Il vicepremier leghista ha fatto sapere di voler fare gioco di squadra ma ha anche fatto sapere che l’incontro tra Toninelli e il ministro dei Trasporti francese potrebbe essere una buona occasione per dare rassicurazioni importanti al governo transalpino.