Durante la manifestazione popolare, contro il fenomeno di razzismo e violenza razziale, i cittadini greci hanno messo in atto un boicottaggio spontaneo delle fragole. Un’azione specialmente nei confronti di quelle provenienti dalla regione di Manolada, nel Peloponneso, dove nei giorni scorsi tre sorveglianti di un’azienda agricola locale produttrice di fragole hanno sparato contro un gruppo di circa 200 operai immigrati che protestavano per avere gli arretrati di sei mesi, ferendone 35. Oggi infatti, per effetto della drastica riduzione della domanda, un chilogrammo di fragole che prima dell’accaduto di Manolada veniva venduto a costava 3,5 euro, oggi si può acquistare a meno di un euro. Nei mercati rionali si trovano fragole a 0,75 euro al chilogrammo, mentre i rivenditori dei mercatini si lamentano. “Abbiamo subito un danno enorme. Nessuno compra più fragole e dobbiamo buttarle”, afferma il titolare di una bancarella di frutta e verdura di un mercato rionale di Atene. Anche alcuni grandi supermercati hanno disdetto le forniture con i produttori perchè, a causa del boicottaggio, la gente non compra più quel genere di frutta.
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